Pubblici esercizi, l’allarme: “Ci chiedono di essere esperti di fisco, burocrazia pesante”

11 Aprile 2023 17:27


Sono cuochi e baristi, ma a causa della burocrazia devono trasformarsi in esperti di fisco, diritti d’autore e sanità. È una vita difficile quella dei pubblici esercizi, alle prese con normative diversificate: se ne è parlato nel corso di un convegno organizzato da Confcommercio e da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e intitolato allusivamente “Il mondo delle sanzioni. Se le conosci le eviti”.

Nella sala della sede di Unione Commercianti diversi sono stati i baristi e i ristoratori presenti: insieme a loro – al tavolo dei relatori – i rappresentanti della guardia di finanza, Itl Piacenza, Ausl, Siae e Arpae, ma anche i vertici locali, regionali e nazionali di Fipe.
Proprio loro – Roberto Carbonetti per Fipe Piacenza e Lino Enrico Stoppani per Fipe nazionale – puntano il dito contro “la burocrazia e le norme che non sempre sono chiare e per i pubblici esercizi risultano complesse”.

“Sicuramente è richiesta una grande preparazione ai nostri pubblici esercizi ed è richiesta sotto diversi aspetti – spiega Stoppani – tuttavia questa preparazione, che pure è necessaria, si scontra poi con l’alto livello di burocrazia che domina il nostro Paese”.
“L’idea di questo convegno è stata quella di definire quali siano le buone pratiche ma anche fare chiarezza su alcuni aspetti normativi che a volte risultano di difficile comprensione – sottolinea Carbonetti – il tutto nell’ottica di un processo di semplificazione e snellimento della burocrazia che sarebbe davvero necessario”.

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