La Provincia cambia i criteri, il Comune perde i fondi per il commercio. “Un pasticcio”

08 Agosto 2023 07:40

La Provincia cambia i criteri in corsa e il Comune capoluogo, salvo miracoli, perderà quattrini preziosi per la valorizzazione del commercio nel centro storico. Per intendersi, quelli che negli anni servivano a finanziare eventi e iniziative come lo Sbaracco. Si parla di quasi 80mila euro. Dicono che a Palazzo Mercanti siano imbufaliti e che se non siamo allo scontro istituzionale con l’ente di via Garibaldi, poco ci manca. Pure le categorie economiche coinvolte nel percorso di concertazione, Unione Commercianti e Confesercenti, sarebbero rimaste di stucco.

Il bando in questione è quello regionale previsto dalla legge 41/97 che assegna ogni due anni ai Comuni o ai raggruppamenti di Comuni risorse per i progetti più meritevoli legati alla valorizzazione dei centri commerciali naturali e dei negozi di vicinato, un settore in costante sofferenza. Fondi che si spalmano su due assi, uno legato al marketing territoriale, l’altro per la realizzazione di opere urbane migliorative (come arredi). È relativamente al primo asse strategico quello su cui in questi giorni si sta consumando quelli che tutti, almeno negli ambienti vicini alla giunta Tarasconi, definiscono “un pasticcio”.

Il corto circuito si sarebbe creato in una riunione del 27 luglio scorso dedicata alla concertazione alla presenza dei soggetti interessati, Comune, Provincia, Unione commercianti e Confesercenti. Un confronto durante il quale l’ente di via Garibaldi, che in questa prima fase è investito di un ruolo di regìa e di coordinamento, ha comunicato ai convenuti la decisione di invertire due dei cinque criteri adottati per la classificazione dei progetti candidati dai Comuni. In pratica di assegnare un punteggio più elevato ai progetti presentati dai raggruppamenti di Comuni con più di 15mila abitanti rispetto a quelli con popolazione maggiore di 50mila, come Piacenza appunto. Un’inversione di criteri che è nelle facoltà dell’ente di via Garibaldi ma che non ha precedenti.

Il risultato di questa iniziativa è stato che in base alle prime graduatorie stilate (il bando scadeva il 24 luglio e i progetti andavano presentati entro il 31) sono stati premiati i progetti presentati dal raggruppamento dei comuni di Borgonovo (capofila), Pianello, Ziano e Alta Val Tidone e quello del raggruppamento composto da Rottofreno (capofila) e Gragnano. Il Comune di Piacenza, che aveva presentato un progetto ormai collaudato negli anni e che sempre ha goduto dei contributi, è risultato terzo classificato, al momento escluso dall’assegnazione dei fondi.

“NESSUNO SGARBO AL COMUNE” – “Nessuno sgarbo al Comune capoluogo. Abbiamo stabilito di invertire i criteri in una logica di rotazione dei finanziamenti, in modo che anche i comuni più piccoli possano avere chance di beneficiare di questi contributi. Tutto qui”. Così la presidente della Provincia Monica Patelli spiega le motivazioni che hanno indotto l’ente di via Garibaldi a stabilire il cambio di criteri che, di fatto, sta provocando l’esclusione del Comune capoluogo dagli assegnatari del bando regionale per la valorizzazione dei centri commerciali naturali.

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