Fp Cgil: “Stabilizzare i precari e avviare nuovo concorso per educatori dei nidi”

24 Ottobre 2023 10:07

“Senza la gestione diretta dei servizi educativi per l’infanzia c’è il rischio di perderne il controllo: per questo è fondamentale mantenere un forte presidio pubblico ed evitare che le scelte siano fatte in emergenza”.

È quanto ribadito nel corso dell’assemblea del personale educativo del Comune di Piacenza convocata dalla Fp Cgil presso la Camera del Lavoro nei giorni scorsi. Così Alberto Gorra, responsabile Fp Cgil di Piacenza, riprendendo le parole di Nando Rinaldi (direttore dell’istituzione scuola e nidi di Infanzia del Comune di Reggio Emilia, intervenuto nel salone Mandela) si è rivolto a decine di educatori ed educatrici comunali di Piacenza. Una platea numerosa che ha ascoltato Claudia Giudici, psicologa e coordinatrice psico-pedagogica, membro della “Fondazione Reggio Children”, che è intervenuta sul “futuro degli asili nido come servizio pubblico essenziale per tutta la comunità”.

L’assemblea è stata introdotta da Ivo Bussacchini, segretario generale Camera del Lavoro di Piacenza, che ha sottolineato quanto la scelta di investire sui nidi pubblici sia “strategica” e condivisa da tutta la Cgil.

“L’equivoco – spiega Gorra – è considerare l’asilo nido come risposta alle necessità di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro mettendo in secondo piano il diritto all’educazione dei piccoli. I nidi, attraverso la gestione diretta, sono un presidio fondamentale nell’educazione dei bambini che gli enti locali non possono permettersi di perdere. Ma se viene meno e non si rinnova il ruolo pubblico, in pochi anni gli Enti non saranno più in grado di controllare né di programmare, nonostante le ingenti risorse economiche spese. L’integrazione con il privato sociale arricchisce il sistema, ma non può essere una scorciatoia per tagliare il costo del lavoro o per delegare le complessità gestionali, come vediamo invece verificarsi continuamente. In tutto questo, il ruolo delle famiglie è decisivo nel sostegno ai nidi pubblici e al modello emiliano”.

Gorra ha poi citato le situazioni esemplari del Comune di Piacenza e di Castel San Giovanni: “Il comune capoluogo deve investire nella stabilizzazione delle tante figure precarie e deve avviare finalmente un concorso a tempo indeterminato per educatrici nei nidi perché gli organici sono in sofferenza da troppi anni. Abbiamo avuto qualche segnale positivo da parte dell’amministrazione, che ora occorre concretizzare”.

Per quanto riguarda Castel San Giovanni, che a primavera andrà ad elezioni, “il nido a gestione diretta è destinato a breve a chiudere la sua esperienza e con essa un enorme patrimonio di conoscenze preziose per il paese andrà inevitabilmente perduto. Auspichiamo che la nuova amministrazione, quale che sia il colore, voglia programmare nei prossimi 2-3 anni assunzioni di nuovo personale educatore”.

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