Concerto per Giulia Cecchettin e le donne vittime di violenza

05 Dicembre 2023 03:38

 

Aumentare la capacità di ascolto per ammorbidire una tensione e una piaga sociale che spesso purtroppo può culminare con violenze e femminicidi. Usare la musica come strumento base e primordiale per sentire e ascoltare emozioni, insieme.

Domenica si è tenuto il concerto, targato Conservatorio Nicolini dedicato a Giulia Cecchettin e a tutte le donne vittime di violenza, lo psicoterapeuta Antonio Mosti è intervenuto sottolineando, come la musica sia uno strumento fondamentale per riappropriarsi dei sentimenti perduti, ai quali non si dà il giusto ascolto in una vita frenetica e alienante costellata da violenze e soprusi.
L’evento musicale, andato in scena domenica mattina in un Salone dei Concerti gremito, è stato anche un omaggio, per il cinquantesimo della morte,
a Bruno Maderna, grande compositore italiano e pioniere della musica elettronica.
Gli studenti del Conservatorio hanno eseguito una serie di brani rappresentativi della produzione elettronica ed acustica di Maderna dalle origini (Musica su due dimensioni, vers. 1952, per flauto e nastro magnetico) fino alla celebre “Serenata per un satellite” (1969), uno dei primi esempi di “opera aperta”.
“Maderna era un eclettico, non aveva barriere ideologiche. Mescolava insieme diversi strati: la registrazione, il suono e il canto – ha affermato Riccardo Dapelo docente di composizione e capo dipartimento di musica e nuovi linguaggi al Conservatorio Nicolini -. Per gli studenti di oggi, ma anche per il pubblico, il concerto di oggi è una lezione attualissima che risente molto poco della storia e che continua a essere una bellissima esperienza per chi ascolta”.

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