Cristina Ferrari, Fondazione Teatri: “Mantenere viva la relazione con il territorio”

16 Aprile 2024 22:30

E’ un tragitto ricco di spunti e sorprese quello che accompagna il telespettatore nelle storie di “Lo specchio di Piacenza”, programma settimanale di Telelibertà ideato e condotto dalla direttrice Nicoletta Bracchi. Nel tredicesimo episodio la protagonista è stata Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza.

CRISTINA FERRARI E LA PASSIONE PER LA MUSICA

Musicista, organizzatrice teatrale e figura di spicco nel panorama musicale nazionale,  Ferrari è nata a Casalmaggiore.

Cresciuta in un ambiente permeato dalla bellezza dell’arte e della cultura, Cristina ha nutrito il suo spirito con le melodie classiche e del Belcanto, imparando ad amare gli spartiti fin da bambina: “In quella fase, avevo 5 anni, è stata mia nonna a instillarmi un interesse profondo per le note. Lei era una grande appassionata di opera lirica”.

Dopo aver conseguito la maturità classica, la Ferrari ha dedicato la sua vita agli studi musicali. Si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Nicolini, successivamente ha proseguito il suo percorso formativo diplomandosi in canto, con un focus didattico, al Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

“Ho ottenuto – ricorda – il diploma al Nicolini, come privatista, sotto la guida del direttore Giuseppe Zanaboni. Il mio legame con il Conservatorio è profondo. Non a caso la prima visita ufficiale da direttrice di Fondazione Teatri, nel 2012, la feci proprio all’istituto di via Santa Franca”.

LA FONDAZIONE TEATRI

Attraverso le parole di Cristina, i telespettatori si sono immersi nel dietro le quinte della Fondazione Teatri, scoprendo le strategie e le riflessioni che guidano la scelta delle produzioni e degli eventi da proporre al pubblico.

“Ogni dettaglio è curato con attenzione – commenta la direttrice Ferrari – poiché ogni spettacolo è un’opportunità per arricchire l’offerta culturale della città e soddisfare le diverse esigenze.

La pianificazione di una stagione teatrale è un processo articolato che richiede una visione ampia e una sensibilità sempre aggiornata verso i gusti della platea. Ogni programma – aggiunge – deve rispecchiare l’identità del teatro e allo stesso tempo essere in grado di sperimentare. Il pubblico piacentino? Si distingue per la sua competenza e per la capacità di apprezzare sia le produzioni classiche che le proposte più innovative.

La sfida sta nel bilanciare la tradizione con la contemporaneità. È importante ascoltare le critiche e le opinioni del pubblico, ciò non significa rinunciare all’innovazione e al coraggio di proporre nuove forme artistiche, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani”.

Un esempio tangibile di questa apertura verso nuove esperienze è il Festival MusicMediale con il Nicolini, che crea connessioni inedite e presenta opere al di fuori degli schemi della stagione standard.

“Questo approccio – rimarca – non solo arricchisce l’offerta culturale locale, ma attira anche pubblico da altre città, con abbonati da Milano, Parma e anche dall’estero. Come avvicinare i giovani alla lirica? La risposta sta nell’ideare progetti didattici mirati e nell’offrire loro l’opportunità di vivere l’emozione del palcoscenico. Niente emoziona più di un teatro ricco di voci giovani. Un teatro di tradizione, ancorato al territorio, ha il compito di preservare l’Opera e di mantenerne vivo lo spirito adattandosi ai tempi. È incoraggiante vedere che anche il Ministero sta riconoscendo il valore di teatri come il nostro splendido Municipale”.

Le immagini scorrono rapidamente come le sollecitazioni di Nicoletta Bracchi: la direzione artistica del concorso “Voci verdiane”, il figlio Giacomo, direttore di palco del Regio di Parma (“Mi ha sempre sostenuta nelle mie scelte”), gli incontri con Leo Nucci, Carlo Bergonzi, Franco Zeffirelli, ma anche la nomina, nel 2007, come prima direttrice artistica donna in Italia di una fondazione lirico-sinfonica, il Teatro Carlo Felice di Genova (“Un momento carico di emozioni e di una profonda consapevolezza delle responsabilità che avrei dovuto affrontare”).

La Fondazione Teatri di Piacenza sarà il soggetto organizzatore della seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo: «È motivo di grande soddisfazione per noi, conferma il ruolo centrale che la Fondazione Teatri svolge nella vita culturale della città”.

IL NOME DI FERRARI TRA I CANDIDATI ALLA SOVRAINTENDENZA DELLA SCALA

Di recente sul quotidiano “La Stampa” il suo nome è stato inserito in un nobilissima lista, quella dei candidati alla sovraintendenza della Scala. “Solo pensare a quel ruolo mi fa tremare le mani. Leggere il mio nome in quel novero è stata una soddisfazione incredibile, un segno tangibile del mio impegno e dedizione. Ma ciò che mi ha reso più orgogliosa è stato il riconoscimento che è arrivato, indirettamente, al Municipale e alla città di Piacenza.

Collaborare con realtà e istituzioni locali è essenziale per mantenere viva la relazione con la comunità. Costruttivi i dialoghi con entità come il Conservatorio Nicolini e il Valtidone Festival. E, indugiando sul Valtidone, posso anticipare che inaugureremo la stagione concertistica a novembre 2024 con il recital del vincitore del Premio Bengalli”.

E’ possibile rivedere le puntate di “Lo specchio di Piacenza” su Teleliberta.tv.

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