Settantesimo dalla Liberazione: la storia di Pietro Achilli, eroe della Resistenza

22 Aprile 2015 19:28

monsignor Pietro Achilli

Quando si parla di eroi, molto spesso in maniera del tutto inappropriata e con eccessiva leggerezza, sarebbe forse utile ascoltare le parole ferme e sicure che Pietro Achilli utilzza per raccontare di come, senza pensarci un attimo, si gettò nel quartier generale dei tedeschi per trarre in salvo l’amico e medico condotto del paese.
“Mi presentai all’albergo Garibaldi di Pianello – ha detto oggi il sacerdote – e probabilmente con l’incoscienza che contraddistingue i più giovani, chiesi semplicemente che venisse liberato il dottor Nani e che gli fosse concessa la possibilità di poter curare i tanti malati della vallata. Un’iniziativa che poteva costar cara e che invece salvò la vita al dottore che poco prima era stato vittima del classico rastrellamento”.
E’ soltanto uno degli episodi emersi oggi durante la presentazione di una doppia pubblicazione che parla piacentino, e andata in scena nel salone monumentale della biblioteca Passerini Landi. “La Valtidone nei giorni della lotta partigiana” è il titolo del diario di guerra di monsignor Achilli, 93 anni , ma una lucidità mentale da far invidia a tanti. Un libro a cura della giornalista di Libertà, Maria Vittoria Gazzola.

A pochi giorni dal 70esimo della Liberazione, proprio un giovanissimo come Matteo Mielati, laureato in Storia alla Statale di Milano, dopo aver trascorso la sua infanzia in Valtrebbia, ha deciso di pubblicare la sua tesi. “Bobbio e la Resistenza: una storia dimenticata”: questo il titolo dell’approfondito studio approfondito sulla Resistenza in quella che fu ribattezzata “La Repubblica di Bobbio.

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