Droga con il caffè, arrestato barista montenegrino a Fiorenzuola

03 Ottobre 2012 18:50

Il capitano Rocco Papaleo

Un caffè alla cocaina. E’ quello che serviva a Fiorenzuola un barista montenegrino di 24 anni. Gli acquirenti, molti dei quali giovanissimi e quasi tutti della Valdarda, entravano e si fingevano clienti del bar. Ma assieme alla tazzina, ricevevano anche un grammo di stupefacente.
Il tutto anche in pieno giorno e senza preoccuparsi dell’affollamento del vicino centro commerciale.
A porre fine al traffico illecito, che durava da quasi un anno e che era decisamente ben avviato, ci hanno pensato i carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza guidati dal capitano Rocco Papaleo, che sabato scorso sono intervenuti. Dopo aver bloccato due acquirenti con la droga appena comprata, i militari hanno fatto irruzione nel bar, fermando il giovane, al quale sono state trovate in tasca altre 20 Dosi.
Il suo arresto è stato convalidato, ora si trova ai domiciliari in attesa del processo che si terrà domani.
A confermare il senso di impunità di spacciatore e acquirenti il fatto che al momento del blitz passi alcuni ragazzi con la chitarra stavano intonando canzoni che esaltavano il traffico di cocaina a Fiorenzuola. Da qui il nome dell’operazione: “I menestrelli”.
“Purtroppo abbiamo l’ennesima conferma della diffusione della droga nella nostra provincia – ha commentato il capitano Papaleo – in particolare della cocaina, che non è più da tempo uno stupefacente d’elitè, visto che anche in questo caso veniva venduta a 70 euro al grammo. Al nostro Comando arrivano continuamente telefonate di persone, soprattutto mamme, che ci chiedono intervenire: noi facciamo tutto il possibile, ovviamente concentrandoci di volta in volta sui casi più preoccupanti e pericolosi socialmente”.

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