Poliziotti e detective privati per soldi e buoni benzina

20 Aprile 2013 07:00

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Poliziotti, ma anche detective privati per risolvere questioni di “corna”. Per questo due poliziotti (arrestati lunedì scorso nell’ambito della maxi-operazione dei carabinieri), devono rispondere di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Due sono le vicende contestate dalla procura e tre gli agenti finiti nel mirino: due per un fatto e uno per l’altro. I due poliziotti avrebbero pedinato e confezionato prove su frequentazioni sessuali di un imprenditore piacentino su incarico della moglie dell’uomo. Per questo avrebbero ricevuto in cambio una tessera per il carburante per varie centinaia di euro. L’altro episodio riguarda un solo agente. Quest’ultimo avrebbe sollecitato la consegna di circa un migliaio di euro, che si sarebbe fatto consegnare da una donna per raccogliere le prove su una presunta relazione extraconiugale del marito.

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