Una settimana fa la tragica alluvione. Danni per 70 milioni

21 Settembre 2015 06:41

fonte: Proloco di Farini

fonte: Proloco di Farini

Sono passati sette giorni dalla tragica e disastrosa alluvione del Nure e del Trebbia, che in una notte si è portata via strade, ponti, case, auto, uffici, attività e, purtroppo, anche vite umane. Il bilancio di quelle poche ore di devastazione è pesantissimo e drammatico: due morti e un disperso, danni per oltre 70 milioni di euro. La prima conta parla di 437 edifici danneggiati e 77 persone sfollate. I comuni più colpiti sono quelli delle alte vallate: Ferriere, Farini e Bettola, in Valnure; Ottone e Marsaglia in Valtrebbia. Ma anche Bobbio, Travo, Rivergaro, Pontedellolio e soprattutto Roncaglia hanno subìto danneggiamenti consistenti.

Nella sola frazione di Roncaglia ci sono state 260 richieste per danni, 450 persone si sono presentate spontaneamente per dare una mano, 100 gli interventi urgenti effettuati, 50 i pasti forniti ogni giorno, 11 gli alloggi messi a disposizione per chi era sfollato, 200 le richieste a Iren per interventi di vario tipo e 4 le segnalazioni per atti di sciacallaggio.

Ci vorranno mesi e in alcuni casi anche anni per rimettere le cose a posto: ricostruire le case danneggiate, i ponti crollati, le strade cancellate; ripristinare i collegamenti con le frazioni; far ripartire le attività economiche, i negozi, le industrie; ripulire abitazioni, cantine e garage.

Dopo una settimana in cui i soccorsi hanno lavorato senza sosta giorno e notte – Protezione Civile in prima fila, ma anche Soccorso Alpino, Vigili del fuoco, Carabinieri, Guardia Forestale, Anpas e tanti volontari – per cercare di ripristinare i servizi primari e raggiungere le frazioni isolate, ora si cerca di ritornare alla normalità; negozi e uffici ricominciano le loro attività, le scuole riaprono.

Riprendono anche le ricerche del corpo di Filippo Agnelli, precipitato con l’auto nel Nure in piena assieme al figlio Luigi nella prima mattinata di lunedì scorso.

E in attesa che il governo dichiari lo stato di emergenza – come promesso dal premier Matteo Renzi nella sua visita di giovedì scorso alle zone alluvionate – sono nate tante iniziative si solidarietà per aiutare la gente colpita.

Non si placano le polemiche sulle responsabilità e sui ritardi degli allarmi, soprattutto nella zona di Roncaglia dove l’ondata di piena è arrivata dopo le 8 del mattino, qualche ora dopo aver devastato la Valnure.

Tutte le iniziative di solidarietà

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