Turismo sul Po, “si può fare”. Alla Nicolai presentato un progetto interregionale

30 Settembre 2016 16:56

Fiume Po ponte ferroviario (1)-800

Lo scriveva Cesare Zavattini nel 1955: il Po è sempre stato visto con timore, percepito come un fiume che divide, di pericolo. Oltre 60 anni dopo, però, quella rotta si può invertire: “Il Po deve essere turismo e lo può essere unendosi. Basta mettere a sistema quello che prima era spezzettato”. Per questo è nato il “progetto interregionale di valorizzazione turistica del fiume Po”, la cui fase conclusiva è stata presentata orgogliosamente nella casa di chi di Po se ne intende: la caserma Nicolai del 2° Reggimento genio pontieri. Un’opera mastodontica, iniziata dieci anni fa grazie a un lavoro congiunto di quattro Regioni con l’Emilia Romagna capofila (le altre sono Veneto, Piemonte e Lombardia). Uno studio analitico che ha permesso di censire tutte le realtà turistiche e enogastronomiche che gravitano lungo il medio Po.

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