Riordino ospedaliero: i sindaci hanno detto sì al piano dell’Asl tra le proteste dei comitati

31 Marzo 2017 16:24

I sindaci piacentini hanno approvato il nuovo piano ospedaliero presentato dall’Azienda sanitaria. In sala consiliare in Provincia a Piacenza per la seduta decisiva della conferenza sanitaria, erano presenti numerosi cittadini.

La rivoluzione degli ospedali passa tra i lunghi applausi dei dipendenti Ausl, medici, tecnici e infermieri, e i “Vergogna” di alcuni sindaci e dei rappresentanti dei Comitati.
A votare no sono stati i rappresentanti di Besenzone, Caorso, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, Pecorara, San Giorgio, Villanova. Astenuti Borgonovo, Cadeo, Castellarquato, Castelvetro, Nibbiano. Gli altri Comuni tutti favorevoli.

Presenti tante persone, anche disabili in carrozzina, volutamente imbavagliati con la scritta “Inascoltati“. Fanno parte dei comitati che si sono schierati contro la riorganizzazione.

Il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali, favorevole al piano, ha annunciato il suo abbandono alla Lega Nord: “Mi hanno detto che se avessi votato sì sarei stato espulso, sono io che me ne vado”.

Il riordino della rete ospedaliera prevede, secondo quanto sostiene l’Asl, il mantenimento e il potenziamento di tutti e quattro gli ospedali della provincia (Piacenza, Fiorenzuola, Castel San Giovanni, Bobbio) e ogni ospedale avrà una specializzazione. L’ospedale di Castel San Giovanni sarà punto di riferimento per la chirurgia programmata e avrà 125 posti letto.
L’ospedale di Piacenza sarà punto di riferimento per i casi ad alta complessità tecnico professionale e per l’emergenza-urgenza grave. Per la patologia oncologica sarà organizzata in onco-team. Cinquecento i posti letto presenti.
L’ospedale di Bobbio, trasformato in ospedale di comunità, ha 24 posti letto, manterrà le caratteristiche dell’ospedale e sarà potenziata la parte assistenziale per la gestione dei pazienti più compless, mentre quello di Fiorenzuola ospiterà il polo riabilitativo interprovinciale nel quale confluirà l’Unità spinale, sarà sede della scuola di Fisioterapia dell’università di Parma e avrà 145 posti letto.
La struttura di Villanova potrebbe ospitare il centro federale dell’area centro-nord del Comitato paralimpico italiano. Proprio quest’ultimo, con lo spostamento a Fiorenzuola della riabilitazione, è uno dei punti più contati.

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