Ricostruzione: Barberino, Cordarezza e ponte dei Folli le priorità dei sindaci

14 Settembre 2017 04:50

A distanza di due anni dall’alluvione del 14 settembre 2015, la ricostruzione è praticamente terminata ma ci sono ancora tante opere che necessitano della messa in sicurezza e di interventi di prevenzione.

VALNURE 
FERRIERE – “RICOSTRUIRE PONTE DEI FOLLI” – Il comune che ha subito i danni maggiori, a causa anche dell’estensione, è Ferriere. La stima era di sette milioni di euro di danni, quattro sono stati investiti da Regione e Comune per numerosi interventi di pulitura del fiume, rafforzamento delle difese e interventi alla viabilità che hanno coinvolto su tutto il territorio comunale anche Difesa del Suolo e Consorzio di Bonifica.
“Eravamo distrutti, la situazione era spaventosa, tutto era compromesso – commenta il sindaco Giovanni Malchiodi – ma in due anni, grazie all’aiuto di tutti – siamo riusciti a ripartire e a ripristinare tante opere”.
Mancano all’appello interventi importanti come il rafforzamento dei gabbioni di Castagnola, le strade di Brugneto Colla e Casaldonato al Mercatello e il nuovo depuratore. L’impianto è stato sommerso dal torrente Grondanda, verrà smontato e ricostruito nella zona del campo sportivo da Iren, i lavori dovrebbero partire nel giro di alcuni mesi.
La Provincia ha creato un guado temporaneo alternativo al ponte di Folli crollato. “Noi speriamo che la Provincia solleciti chi di dovere per avere di nuovo il viadotto. Il guado è una soluzione temporanea ma noi rivogliamo il ponte. Temiamo per la sicurezza” ha dichiarato il sindaco Malchiodi.

FARINI – “APPALTATI I LAVORI PER IL MURO A VALLE” – Tra i comuni più colpiti c’è quello di Farini dove il Nure travolse in particolare via Roma spezzando addirittura a metà una casa. Quell’abitazione è stata demolita mentre le altre sono agibili. Nel paese dell’Alta Valnure e sono state realizzate le difese spondali a monte e a valle. Resta da completare una parte di muro che si trova a valle. “I lavori sono stati appaltati – ha annunciato il sindaco Antonio Mazzocchi – e nel 2018 partiranno anche quelli legati alla frana di Sassi Neri”. Le opere danneggiate e ripristinate comprendono anche gli impianti sportivi. Non è stato sistemato il campo da calcio di Croce Lobbia, “è un impegno troppo grande per il momento” ha commentato Mazzocchi. “Però grazie all’aiuto di tutti siamo riusciti a ripartire e ci sono stati dei miglioramenti. Ci siamo dotati anche di Alert System e l’obiettivo è continuare a lavorare sulla prevenzione” ha concluso il primo cittadino.

BETTOLA – “SISTEMARE IL MURO DEL LUNGO NURE” – E’ Bettola il comune più colpito dall’alluvione, non tanto per i danni quanto per le vite umane spezzate quella notte. La strada crollata a Recesio provocò la morte di Luigi e Filippo Agnelli che vivevano proprio nel paese della Valnure e di Luigi Albertelli di Pontedellolio. La strada fu ripristinata dalla Provincia nel giro di poche settimane, il Comune si occupò di ricostruire gli impianti sportivi spazzati dalla furia del Nure.
“L’amministrazione precedente ha fatto tanto in modo egregio con Provincia e Regione – spiega il neo sindaco Paolo Negri – ora bisogna sistemare il muro del lungo Nure, è molto datato e ha mostrato la sua fragilità in occasione dell’alluvione. E’ lì che bisogna intervenire”.
PONTEDELLOLIO – “FAR CRESCERE LA COSCIENZA CIVICA” – A Pontedellolio la furia del fiume aveva distrutto gli impianti sportivi e provocato molti danni in località Il Mulino. Piscina, campo da calcio, campo da beach volley sono stati ripristinati dal Comune. Nel giro di poche settimane verrà inaugurato anche il nuovo campo sintetico. Sul fronte viabilistico la Provincia si è occupata dei lavori di manutenzione del ponte all’ingresso del paese. “Stiamo cercando di far crescere la coscienza civica. Quello che è successo ha fatto perdere molte certezze e l’attenzione resta alta – ha spiegato il sindaco Sergio Copelli – abbiamo messo un display luminoso sulla Provinciale per informare i cittadini sullo stato di allerta. Dopo quell’evento tragico è stato promosso un nuovo corso per volontari. Stiamo promuovendo nell’Unione Alta Valnure un censimento di tutte le infrastrutture pubbliche per avere un quadro completo della situazione”. A Luigi Albertelli, vittima del crollo della strada di Recesio, è stato intitolato il piazzale davanti al palazzetto dello Sport.

VALTREBBIA
MARSAGLIA – “IL CORDAREZZA E’ PERICOLOSO: BISOGNA INTERVENIRE” – Nel paese dell’alta Valtrebbia la ricostruzione è terminata: è stato ripristinato tutto il lungo Trebbia con la passeggiata, il campo giochi, tutti gli impianti sportivi, l’ostello comunale, l’illuminazione, strade e arterie danneggiate dall’ondata di piena. E’ stata completata la difesa spondale ma, se Marsaglia sul fronte del Trebbia può sentirsi più sicura, non lo è altrettanto per il torrente Cordarezza. “L’arcata del ponte è troppo limitata e secondo noi non permetterebbe il passaggio in caso di piena. Bisogna considerare che il torrente attraversa diverse pinete – spiega il sindaco Stefano Gnecchi – secondo gli studi sulla portata idraulica invece l’arcata ha la portata corretta. C’è una grave mancanza nelle leggi che stabiliscono i paramenti delle portate idrauliche perché non tengono conto dell’alluvione del 2015. Ci siamo già incontrati con Regione e Provincia per verificare in che modo intervenire. Questa è una situazione che ci preoccupa”.

BOBBIO – “PONTE BARBERINO: LA REGIONE CI AIUTI” –
Anche a Bobbio ci sono stati danni. “E’ stato fatto tanto ma c’è ancora tanto da fare – spiega il sindaco Roberto Pasquali -. E’ stato appaltato il lavoro a monte del ponte vecchio, anche la difesa spondale è stata appaltata. Ma un problema molto urgente riguarda ponte Barberino. Non possiamo aspettare l’appalto di Anas previsto nel 2018. Quel viadotto è troppo importante, in caso di incidente all’interno della galleria la valle sarebbe spaccata in due perché non c’è viabilità alternativa. Mi rivolgo alla Regione che ha già fatto tanto, in particolare al presidente Bonaccini e all’assessore Gazzolo che stanno lavorando egregiamente, per aiutarci anche su questo fronte” ha concluso Pasquali.

TRAVO – “NEL 2018 COMPLETAMENTO DEI LAVORI SUL LUNGO TREBBIA” – L’intervento più significativo ha riguardato il rifacimento del campo sportivo con la sistemazione degli spogliatoi, impianto inaugurato a fine primavera. Il sindaco Lodovico Albasi: “Abbiamo sistemato una parte di passeggiata lungo il Trebbia a partire dal campo sportivo fino all’altezza del ponte di Travo e nel 2018 prevediamo di completare i lavori fino al parco archeologico”. A giorni partirà l’intervento per la difesa del pozzo dell’acqua e la sistemazione dell’alveo in località Fiorano. L’intervento a località Novaroli è stato completato con il rifacimento della massicciata a difesa della strada.

RIVERGARO – “A BREVE IL SECONDO STRALCIO DI LAVORI SUL LUNGO TREBBIA” – I danni al lungo Trebbia sono stati ripristinati anche grazie all’aiuto di associazioni, il primo intervento riguardò il campo giochi trascinato via dalla corrente. “Entro fine mese – annuncia il sindaco Andrea Albasi – partirà il secondo stralcio di lavori dell’Ente parco per riqualificare tutto il lungo Trebbia dal campo giochi fino all’area dedicata alle feste. Sono previsti interventi per completare il campo giochi, l’impianto di illuminazione, la staccionata, il percorso vita e un punto con la ciclovia del Trebbia”. In passato erano stati fatti lavori nella frazione di Cisiano colpita dal nubifragio. “L’alluvione è una tragedia che ci ha insegnato molto. Abbiamo costituito un comitato All river con tutte le associazioni del paese per garantire trasparenza nella ricostruzione e raccogliere sponsorizzazioni per i progetti di riqualificazione. Questa è un’ottima esperienza che proseguirà anche in futuro”.

 

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