A 12 anni in viaggio con il papà e un altro clandestino nel cassone di un camion. Viaggio della speranza finisce a Piacenza

06 Agosto 2019 05:00

 

Oltre cinquecento chilometri chiusi all’interno di un cassone di un camion. Alla fine, tre migranti sono arrivati in prossimità di Piacenza e non ce l’hanno fatta più a rimanere rinchiusi e così hanno tagliato con un coltello il telone e sono balzati a terra. Sono stati però rapidamente individuati dalla polizia stradale di Cremona e portati alla questura di Piacenza. 

Protagonisti dell’episodio due cittadini iraniani, padre e figlio di 34 e 12 anni e un turco di 29 anni. I tre erano saliti a bordo del camion in Slovenia con l’obbiettivo di raggiungere l’Italia. Un viaggio di oltre cinquecento chilometri quando sabato 3 agotsto alle 12.30 circa l’automezzo pesante carico di merci si è fermato nell’area autostradale Nure Nord.

Il camion era diretto a Torino e il suo autista, un cittadino serbo dopo aver sostato al bar è tornato presso il suo mezzo e lo ha trovato con i teloni squarciati. Il camionista forse temendo un furto ha subito telefonato a 113 e sul posto è sopraggiunta una pattuglia della polizia stradale di Cremona, i cui agenti hanno trovato i tre clandestini, apparsi molto provati per il lungo viaggio, che girovagavano nell’area di sosta dell’autogrill. Hanno precisato che l’autista non si era accorto della loro presenza durante tutto il viaggio, una versione ritenuta attendibile anche perché a chiamare il 113 è stato proprio l’autotrasportatore. I due profughi iraniani hanno fatto richiesta di asilo politico e per il momento sono ancora a Piacenza. Mentre per il turco che non ha fatto nessuna richiesta, l’ufficio immigrazione della questura ha disposto il trasferimento presso un centro di accoglienza permanente.

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