Furto Klimt, lettera di autoconfessione a Libertà: “Quadro riportato come regalo di Natale”

11 Gennaio 2020 11:04

“Noi siamo gli autori del furto del Ritratto di Signora di Klimt e abbiamo fatto un regalo alla città restituendo la tela: vera o falsa che sia”. È racchiuso in una lettera scritta a mano l’ennesimo capitolo della vicenda del quadro rubato nel febbraio del 1997 e ritrovato il 10 dicembre scorso in un vano nel retro della Galleria Ricci Oddi. E’ stata scritta da un sessantenne piacentino, che in passato sarebbe stato a capo di una squadra di scassinatori autori di diversi colpi in città e provincia. Nella lettera sono indicati i nomi dei due autori del furto (uno dei quali era già stato intervistato da “Libertà”), che hanno chiesto di mantenere l’anonimato.

“Quando fui sicuro di non incorrere in reati ulteriori e in concomitanza di una imminente sentenza di Cassazione – continua il testo – decisi di procedere al ritrovamento. Non ho previsto l’intervento del giardiniere che però ci ha solo anticipato di poco”.

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