Il sindaco Barbieri: “Siamo secondi in Italia per contagio ma anche oggi 120 controllati”

05 Aprile 2020 21:40

Anche questa sera il sindaco e presidente della della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri ha salutato i piacentini con un lungo post sulla sua pagina Facebook. In primis, il sindaco porta all’attenzione un dato eloquente.

“Oggi il Dott. Paolo Spada, medico dell’Humanitas, ha reso noto uno studio sui dati della Protezione Civile che evidenzia come Piacenza sia al secondo posto in Italia per numero di contagi in rapporto agli abitanti – scrive la Barbieri -. Parliamo di 9,9 casi di contagio accertati ogni 1.000 abitanti. Davanti a noi solo Cremona, con 11,5 casi ogni 1.000 abitanti. Segue Lodi, con 9,72 casi ogni 1.000 abitanti. Riporto questi dati per farvi capire che, pur con i miglioramenti che si stanno registrando, il nostro resta il territorio più colpito e non siamo ancora usciti dall’emergenza”.

Successivamente il primo cittadino si concentra sul numero di sanzioni emesse nella sola giornata di domenica 5 aprile.

“Sono stati effettuati anche oggi massicci controlli – prosegue il sindaco -. Solo la Polizia Locale ha compiuto 120 accertamenti, sia alle persone che alle attività, e sono state fatte tutte le sanzioni del caso a chi non rispettava le misure a tutela della salute. Lo ricordo ancora una volta: è finito il tempo delle raccomandazioni. Chiunque risulti inottemperante all’osservanza delle prescrizioni verrà sanzionato con multe vanno da un minimo di 400 euro fino a 3.000 euro”.

E per finire, un passaggio molto toccante con il quale Patrizia Barbieri ricorda una operatrice sanitaria scomparsa da poche ore proprio a causa del Coronavirus.

“Oggi vorrei anche ricordare una persona che ha perso la sua battaglia contro il Covid-19. Si chiamava Laura Grippaldi, era una bravissima infermiera di 51 anni, una mamma adorata ed era benvoluta da tutti. Quando ho appreso la triste notizia ho pensato di nuovo a tutti i medici, gli infermieri, i volontari, gli operatori, i barellieri, i tecnici, tutti i militari e le forze dell’ordine, la Protezione Civile e a tutte le persone che da settimane, instancabilmente, stanno facendo l’impossibile negli ospedali, sui mezzi di soccorso, nelle strutture sanitarie e per le strade, perché si esca da questo incubo il prima possibile. Pensate a loro e restate a casa”.

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