Settemila mammografie saltate nel 2020. L’appello: “Fate i controlli”

13 Novembre 2020 22:24

 

Il mese di ottobre è stato “rosa”, il colore che identifica la prevenzione al tumore al seno. L’ultima puntata di “Nel Mirino”, andata in onda venerdì 13 novembre su Telelibertà, è servita per fare un bilancio locale di quest’anno. Il direttore Nicoletta Bracchi ne ha parlato con diversi ospiti: Franco Pugliese, direttore del Dipartimento di Sicurezza dell’Asl di Piacenza e presidente della sezione locale della Lilt, Dante Palli, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale a Indirizzo Senologico e della Breast Unit dell’ospedale di Piacenza, Daniela Piva, direttore dell’Unità Operativa di Radioterapia dell’ospedale di Piacenza, Stefania Calza, specialista in medicina interna e radiodiagnostica e responsabile del Centro Salute Donna di Piacenza e Romina Cattivelli, presidente di Armonia Piacenza.

L’accento è stato posto soprattutto sulla necessità di fare i controlli, anche in un periodo funestato dal Covid come ha spiegato Palli: “Possiamo offrire alle pazienti tantissime opportunità, la percentuale di guarigione dal tumore alla mammella in Emilia Romagna è del 90%, davvero altissima grazie alla professionalità dei medici. Il Covid purtroppo incide anche sulla sanità pubblica, sono stati 155 i tumori operati nel 2019 e solo 101 nel 2020. Ora stiamo cercando di recuperare, ma mancheranno 7.500 mammografie alla fine dell’anno e questo non ci permetterà di curare tante donne”. Nell’equipe a breve arriverà un nuovo chirurgo. Per Pugliese il bilancio del mese di prevenzione è stato positivo: “Non si deve aspettare nei controlli, quel tempo è troppo importante, noi abbiamo distribuito un libretto proprio sulla sicurezza alle donne con la consapevolezza che si può convivere con il Covid. Il mese di ottobre è terminato con 150 visite ed ecco perché abbiamo deciso di proseguire, basta chiamare la Lilt per lo screening”. Bene anche la beneficenza come ha sottolineato Cattivelli: “Il prossimo anno torneremo con la nostra classica sfilata, attraverso una vendita di cioccolatini abbiamo raccolto 10mila euro per il Centro Salute Donna e altri progetti”.

La dottoressa Piva ha spiegato come funziona il suo reparto che attualmente ospita 40-50 pazienti: “Noi arriviamo quando la paziente è già stanca, ecco perché ho cercato di rendere accogliente tutto l’ambiente. Il percorso infatti è lungo per queste donne, abbiamo anche psicologi e lavorato in questo secondo periodo Covid accettando anche richieste dal Basso Lodigiano, per le pazienti più vicine a noi. La cosa importante è che non rinuncino alla radioterapia, anche se abbiamo meno diagnosi, ora hanno più fiducia in noi”. Calza ha evidenziato alcune criticità sorte nel periodo difficile, ma si sta cercando di recuperare: ” Anche in pieno Covid abbiamo continuato a controllare le pazienti, abbiamo dovuto chiudere però screening e diagnostica regolare, faremo solo 15mila screening se tutto va bene, 355 tumori nel 2019 e ora 265, questo perché è mancata proprio la diagnostica nel 2020. Dati che ci riportano indietro, ma per fortuna non nella prevenzione”.

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