Traffico illecito di rifiuti pericolosi verso l’Africa: sette uomini denunciati

30 Novembre 2020 16:14

Sette uomini, tutti di origini africane e domiciliati nella nostra provincia, sono stati denunciati per traffico e gestione illeciti di rifiuti, grazie a un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Piacenza. Gli stranieri accumulavano e nascondevano rifiuti (frigoriferi e congelatori, televisori a tubo catodico, forni elettrici, parti di computer e pneumatici), anche pericolosi, con l’obiettivo di spedirli illegalmente in Africa.

I militari, dopo un’intensa attività di controllo in un’area situata in località Caminata di Ciriano, nel comune di Carpaneto, hanno scoperto la presenza di numerosi mezzi (auto, furgoni, autocarri) di dubbia provenienza, spesso sprovvisti di targa. In un’occasione, dopo aver sorpreso alcuni soggetti intenti a movimentare un autocarro sprovvisto di targa carico di rifiuti per la spedizione in Africa, i carabinieri hanno messo le mani su diverse tipologie di rifiuti, anche “speciali” e pericolosi.

I soggetti fermati erano privi di qualsiasi documentazione che attestasse il regolare acquisto degli oggetti, avendoli recuperati in situazioni non specificate. Le forze dell’ordine hanno quindi fatto luce su una spedizione illegale di rifiuti pericolosi e non, costituiti da Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), ossia elettrodomestici usati e fuori uso. “Merce” che veniva stipata e nascosta in diversi fabbricati situati nei dintorni dell’area, tutti posti sotto sequestro.

Tra i sette soggetti denunciati vi sono gli organizzatori del carico, il proprietario del mezzo, il mandante della spedizione transfrontaliera e altri soggetti che hanno operato la raccolta e accumulo di un ingente quantitativo di rifiuti. I carabinieri forestali hanno quindi sequestrato l’autocarro, la documentazione relativa all’esportazione in Africa (BurkinaFaso) e oltre 200 metri cubi di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in parte già caricati sull’autocarro in parte accumulati nei vari fabbricati dell’area, pronti per essere spediti.

“Gli episodi descritti – hanno spiegato i militari – sono manifestazione di un fenomeno molto diffuso sul territorio piacentino che vede la continua movimentazione di mezzi di trasporto carichi di rifiuti, principalmente Raee, raccolti da soggetti di origine africana, privi di alcuna abilitazione ambientale, spediti nel continente africano via Dogana e Porto di Genova”.

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