Covid: ristoranti aperti solo all’esterno, titolari delusi.
“E’ discriminazione”

19 Aprile 2021 14:38

Come annunciato dal premier Mario Draghi, dal 26 aprile bar e ristoranti potranno riaprire, ma solo chi ha posto all’esterno. Tante attività, anche nel Piacentino, resteranno dunque chiuse, ancora. “Ci sentiamo discriminati – spiegano i ristoratori piacentini – è l’ennesima prova a cui ci sottopongono”. Secondo dati Fipe Confcommercio, in Italia il 46,6% dei locali non ha disponibilità di spazio esterno. Le attività riapriranno quindi a macchia di leopardo. Con il rischio che esercenti anche a pochi metri di distanza l’uno dall’altro saranno penalizzati. “In questo modo si “autorizza” una concorrenza sleale mettendo contro ristoratori e baristi in una guerra tra poveri” – aggiunge un altro esercente. “Arriviamo da un anno devastante che ci ha costretti a bruciare i risparmi guadagnati in tanti anni di sacrifici – spiega un ristoratore del centro storico – e adesso arriva anche questa trovata”. Ma anche chi possiede i dehors esterni non canta vittoria. Ci sono ristoranti che all’interno possono contare su oltre cento coperti e, all’eterno, una ventina: “Sicuramente è uno piccolo spiraglio di luce, ma non è sufficiente a coprire le spese – sottolinea un altro ristoratore – per rimettere in moto la “macchina” organizzativa con cuochi e camerieri la capienza esterna non basta”. C’è poi il fattore orario. Resta infatti confermato il coprifuoco delle 22 che non dà la possibilità di accogliere i clienti su diversi turni.

IL SERVIZIO DI MARZIA FOLETTI

 

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