Fascia 50-54 anni, al via le prenotazioni del vaccino: “Prime dosi dal 7 giugno”

13 Maggio 2021 05:45

Al via da oggi le prenotazioni del vaccino anti-Covid per la fascia 50-54 anni. Ma le somministrazioni partiranno il 7 giugno. La novità di questa fase d’immunizzazione è il coinvolgimento operativo dei medici di famiglia: le modalità esatte sono state definite ieri pomeriggio in un incontro tra l’Ausl e i sindacati di categoria.

Due i percorsi operativi concordati: la somministrazione delle dosi direttamente negli ambulatori di base in città e provincia, oppure – se il proprio medico non aderisce alla campagna di vaccinazione in ambulatorio, il ricorso ai poli vaccinali unici, come l’ex arsenale di viale Malta e il padiglione di Piacenza Expo.

“A partire da oggi – illustra la dottoressa Anna Maria Andena, responsabile delle cure primarie dell’Ausl – le persone dai 50 ai 54 anni possono o telefonare direttamente al proprio medico di base o iscriversi al portale regionale. In questo ultimo caso riceveranno un sms informativo, per sapere se fissare l’appuntamento direttamente nell’ambulatorio del proprio medico curante, o tramite i canali tradizionali”. Un’alternativa che dipende dalle singole decisioni dei medici di famiglia, che oggi devono comunicare la modalità della loro adesione obbligatoria (si prevedono compensi lordi di 7,50 euro per ogni prima dose e 6,16 euro per i richiami negli studi privati, o di circa 60 euro all’ora per l’attività nei poli vaccinali unici).

“Abbiamo raggiunto un accordo positivo – spiega il dottor Nicola Arcelli, vicepresidente locale di Snami (Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani) – i medici di famiglia, circa duecento professionisti nel nostro territorio, possono decidere se erogare le vaccinazioni nei loro ambulatori, in maniera autonoma, o nei centri già predisposti dall’Ausl. I pazienti, dunque, hanno due opzioni. Se il medico curante somministra le dosi anti-Covid nel proprio studio privato, gli assistiti ultracinquantenni devono fissare l’appuntamento direttamente con lui. Altrimenti, in caso contrario, possono rivolgersi ai consueti canali di prenotazione”.

Nei loro ambulatori, i medici di famiglia avranno a disposizione le fiale di Pfizer: “La farmacia ospedaliera – puntualizza il referente sindacale – le fornirà già scongelate, dopodiché i medici di base potranno conservarle in un frigorifero per cinque giorni. Oppure, in caso di apertura del flacone, avranno sei ore di tempo per esaurire le cinque o sei dosi contenute”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI

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