Proclamati 24 ingegneri e architetti: “Vorremmo restare in Italia e lavorare qui”

23 Settembre 2021 14:19

I neodottori Lorenzo Morchia, Andrea Puglielli e Alice Cria

Giornata di emozioni particolari per i neolaureati triennali in Ingegneria Meccanica e Architettura del Politecnico di Milano. Questa mattina, 23 settembre, è avvenuta la proclamazione di 24 nuovi “dottori”, piacentini e non, che ci hanno raccontato le loro tesi, i loro progetti per l’immediato futuro e i loro sogni. Molti di loro, dicono, desiderano “rimanere in Italia per continuare il percorso di studi e trovare lavoro nel nostro Paese”.

Andrea Puglielli, piacentino, per la sua laurea in architettura ha scritto la tesi “Locus, architettura e società”, un’indagine sulla tematica del genius loci nel periodo dal secondo dopoguerra fino alla contemporaneità, con una riflessione sull’attualità pandemica e post pandemica. “Studiare e laurearsi al tempo della pandemia è stato difficoltoso – ammette – anche perché essendo abituati ai lavori di gruppo il non potersi trovare di persona ha rappresentato uno scoglio non indifferente. Nonostante però queste difficoltà siamo riusciti ad ottenere dei buoni risultati. Cosa vedo nel mio futuro? Adesso mi attende la laurea magistrale sempre al Politecnico ma a Milano. Dopodiché mi piacerebbe restare in Italia anche se, qualora non fosse possibile rimanere nel mio Paese, anche un’alternativa all’estero sarebbe una buona prospettiva”.

“Studiare e laurearsi aiuta a crescere, non solo professionalmente ma anche e soprattutto come persona”. Ne è convinto Lorenzo Morchia, piacentino, neolaureato in Ingegneria. “Proseguirò i miei studi in Italia e poi, terminata un’esperienza all’estero, il mio sogno è quello di lavorare per un’azienda del territorio”.

Chi a Piacenza ha vissuto in questi anni pur essendo originaria di Siracusa è Alice Cria, neolaureata in architettura. Come tesi ha preso in esame un tema attualissimo: il concetto di riabitare. “Ho elaborato tre studi in grado di far emergere l’importanza della rigenerazione urbana, la riabilitabilità del luogo dismesso, citando anche alcuni esempi qui a Piacenza. Ora punto alla laurea magistrale a Milano, spero presto di diventare architetto a tutti gli effetti per poi lavorare all’estero”.

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