Assenteismo in Comune, per 10 imputati concluso il periodo della messa in prova

16 Dicembre 2021 04:15

Il giudice del tribunale di Piacenza Fiammetta Modica ha stabilito il “non doversi procedere” per dieci imputati che erano accusati di aver utilizzato per scopi personali i mezzi del Comune di Piacenza o di essersi assentati negli orari di lavoro.
Un’indagine di guardia di finanza e polizia locale che nel giugno del 2017 aveva provocato un vero e proprio terremoto a Palazzo Mercanti. Inizialmente furono 50 gli indagati: per 32 fu chiesto il processo, mentre la posizione di altri 18 fu archiviata.
Gli imputati giudicati ieri continueranno a lavorare per il Comune. Questi dieci dipendenti nell’ottobre del 2020 avevano potuto accedere alla “messa alla prova”: tre ore di lavoro di pubblica utilità alla settimana, anche non consecutive, per dieci mesi. Un iter conclusosi ieri, che il giudice Fiammetta Modica e il pubblico ministero Ornella Chicca hanno positivamente valutato.
Due degli imputati di questo procedimento sono però impigliati, insieme ad altri sette impiegati comunali, in un altro troncone processuale, con rito abbreviato (che prevede uno sconto di un terzo di pena). Per questo gruppo di imputati, nei giorni scorsi, il Pm Antonio Colonna aveva chiesto l’assoluzione per il reato di corruzione, ma ha chiesto condanne comprese fra sei mesi e un anno per gli altri reati, fra cui peculato, truffa e falso, oltre a multe comprese fra i 300 e i 400 euro.

furbetti del cartellino

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