Benemerenza “Piacenza Primogenita d’Italia”, entro il 15 febbraio le candidature

31 Gennaio 2022 13:25

Dal 2014, ogni anno, il comune di Piacenza conferisce una benemerenza civica rivolta a personalità o realtà associative che si siano distinte per l’impegno a favore della comunità. Il riconoscimento viene consegnato, come da tradizione, ogni 10 maggio nel corso della cerimonia istituzionale, in cui si celebra il ricordo dell’annessione plebiscitaria, nel 1848, al nascente Regno d’Italia. Proprio la data della consegna conferisce il nome al premio dedicato a “Piacenza Primogenita d’Italia”.

Fino a martedì 15 febbraio è possibile presentare le candidature per il conferimento della benemerenza tramite mail all’indirizzo [email protected]. Le proposte dovranno essere corredate da biografia, motivazioni e indicazioni utili e, in seguito, verranno sottoposte alla valutazione della commissione.

Il riconoscimento, lo scorso anno, fu attribuito nel 2021 al generale Sergio Santamaria, direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord e comandante del Presidio militare di Piacenza sino al luglio dello stesso anno. La prima edizione dell’iniziativa, invece, premiò l’Associazione nazionale Alpini, mentre nel 2015 il riconoscimento venne assegnato ad Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo e nel 2016 alla professoressa Anna Braghieri, già sindaco di Piacenza e presidente dell’Opera Pia Alberoni. Nel 2017, l’onorificenza fu attribuita a don Giorgio Bosini, mentre nel 2018 venne designato l’ingegner Luciano Gobbi e, nel 2019, l’allora vescovo di Piacenza-Bobbio monsignor Gianni Ambrosio. Nel 2020, quando la consueta cerimonia non poté essere organizzata a causa della gravità della crisi pandemica, la benemerenza civica venne simbolicamente tributata a tutti i lavoratori e i volontari dei comparti che, in prima persona, si erano fatti carico dell’emergenza Covid.

Sul sito del comune di Piacenza è consultabile il regolamento che fornisce tutte le informazioni riguardo le modalità di presentazione delle candidature. Le proposte possono essere avanzate dal primo cittadino o da almeno un terzo dei consiglieri comunali, nonché da enti, associazioni, comitati e organismi di partecipazione attivi sul territorio. L’onorificenza può essere concessa anche alla memoria, a cittadini italiani o stranieri, così come a sodalizi o istituzioni di vario genere che abbiano contribuito, in modo significativo, al miglioramento della qualità della vita e della convivenza sociale grazie alla propria attività professionale o nel volontariato, in ambito culturale, politico o amministrativo.

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