La criobanca raddoppia, con una importante qualifica. Rossi: “Nuova metodica”

01 Marzo 2022 05:24

La criobanca dell’ospedale di Piacenza raddoppia: l’area dove grazie a potenti irraggiamenti d’azoto vengono conservate a temperature siderali le cellule ematopoietiche (staminali) destinate ai trapianti è stata allargata di superficie, nei locali soprastanti la nuova unità operativa complessa di biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione di cellule (Cse), nel nucleo antico.
Neo direttrice è la biologa Angela Rossi, alla guida di un team che anche nelle stagioni più complicate della pandemia non ha mai smesso di tipizzare, analizzare e gettare i semi per l’effettuazione di trapianti di staminali (area diretta dal primario Daniele Vallisa).
Alla squadra di Rossi è stata di recente attribuita una seconda, importantissima qualifica, ovvero la Ngs, acronimo per indicare la next generation sequencing.

“Una nuova metodica della biologica molecolare – spiega la dottoressa Rossi – dove il team di biologi piacentini con tecnologie avanzate compie indagini molecolari su pazienti affetti da tumore per valutarne eventuali mutazioni e calibrare al meglio la scelta dei farmaci-bersaglio”.

Un ramo di attività d’avanguardia, di cui Piacenza può ben vantarsi. Il team piacentino, infatti, ha ricevuto il compito di produrre tali ricerche non solo per Piacenza ma anche per Parma, e già 250 persone hanno avuto dna e rna “investigati” con tale metodica.

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