Arriva la Pet per comprendere i tumori: “L’ospedale sale di livello diagnostico”

10 Novembre 2023 11:57

Dopo un’attesa durata quasi un decennio, tra richieste, ipotesi e annunci, la sanità piacentina avrà presto la Pet/Ct (la sigla significa: Positron Emission Tomography/Computed Tomography). Si tratta della metodica d’indagine per immagini più avanzata nella diagnosi e nella cura di patologie in cui la branca onco-ematologica fa la parte del leone. In questi giorni, in Cantone del Cristo, davanti al Polichirurgico, sono partiti i lavori di installazione del tomografo digitale collocato su un mezzo mobile, preso in affitto in attesa del definitivo che sarà di proprietà. Già entro novembre i primi pazienti potranno usufruire del servizio, che fino a oggi ha costretto i piacentini a recarsi in altre province – Parma e Reggio in testa – per sottoporsi all’indagine, con una media di 1.400 uscite all’anno (pari a un esborso dell’Ausl a altre aziende che nel 2021 è stato di 1,5 milioni).

La scelta di ubicare il “centro” nelle immediate vicinanze del reparto consentirà ai professionisti di spostarsi agevolmente tra i due ambiti. La presa in affitto della Pet digitale anticipa – è stato ribadito – l’acquisizione di una tecnologia fissa, già prevista nel piano degli investimenti aziendali (nei quasi 5 milioni disposti dall’azienda sanitaria nel bando precedente vi era anche una consistente donazione di 832mila euro, frutto di un lascito testamentario a suo tempo diretto all’Oncologia, e l’accensione di un mutuo).

“Si tratta – evidenzia il direttore di Medicina nucleare Massimiliano Casali – di uno dei modelli di Pet digitale più recenti: lo strumento è fondamentale, in particolare in ambito oncologico, sia per la diagnostica sia per la pianificazione e il monitoraggio della terapia”. Anche il direttore del Dipartimento di Oncoematologia e primario di Ematologia Daniele Vallisa esprime “grande soddisfazione” per l’imminente traguardo: “La Pet – dice – era l’anello mancante a Piacenza per completare il percorso”.

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