Crioterapia non conforme, centro benessere piacentino messo sotto sequestro dai Nas

23 Aprile 2022 16:01

C’è anche un centro benessere piacentino tra le strutture sequestrate dai carabinieri Nas nell’ambito di un controllo svolto in tutta Italia relativamente alle crioterapie abusive, finalizzato alla verifica dell’idoneità tecnica. L’intero centro benessere è stato posto sotto sequestro amministrativo, inclusa una criocabina, per il quale non era stata fornita al Comune alcuna segnalazione di inizio attività (S.C.I.A.).

La “crioterapia”, o “terapia del freddo”, è una pratica, diffusa negli ultimi anni, che – mediante l’utilizzo, nell’ambito di palestre, centri benessere o estetici, di “criocamere” o “criosaune” che possono raggiungere temperature fino a -130° centigradi – si propone come metodo per il mantenimento dell’efficienza fisica, nonché finalizzato alla prevenzione e riabilitazione da particolari patologie.

I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, dell’attrezzatura impiegata, della sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, del possesso delle previste autorizzazioni, della presenza di qualifiche professionali adeguate alla tipologia di prestazione crioterapica erogata e, infine, dell’osservanza delle misure di contenimento alla diffusione del COVID-19.
Complessivamente sono state ispezionate 488 strutture tra palestre, centri benessere ed estetici, e studi medici/fisioterapici, rilevando 50 obiettivi non conformi, che hanno comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 16 titolari ed operatori, nonché la contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 165.000.

I Carabinieri NAS hanno eseguito il sequestro di 13 criocabine – compresa quella piacentina -poiché utilizzate in strutture non autorizzate o impiegate per trattamenti terapeutici da personale non qualificato. Sequestrati anche 5 apparecchi elettromedicali per la crioterapia abusivamente detenuti.
Effettuati, inoltre, 3 provvedimenti di sospensione/chiusura di attività prive di autorizzazione e sequestrati 3 locali adibiti ad ambulatori medici attivati all’interno di altrettanti centri estetici.
Sono state accertate 74 violazioni, delle quali 18 riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti.
Contestate ulteriori 56 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di Leggi Regionali, della normativa dell’attività di estetista nonché dell’applicazione delle misure di contenimento del COVID-19.

 

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