Sanità, da ottobre i bandi per la stabilizzazione dei precari. Sindacati soddisfatti

03 Agosto 2022 16:38

 

Saranno pubblicati da ottobre in tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna i bandi per stabilizzare i precari: coinvolti migliaia di lavoratori e lavoratrici.
I bandi riguarderanno chi è stato assunto a tempo determinato con almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale al 30 giugno 2022, di cui almeno sei prestati durante l’emergenza Covid (31 gennaio 2020-30 giugno 2022).

IL COMUNICATO DELLA REGIONE – Prosegue e si rafforza il piano della Regione per stabilizzare il personale sanitario e sociosanitario, sia del comparto che della dirigenza: a inizio ottobre in tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna usciranno i bandi, uniformi a livello regionale, che interesseranno potenzialmente migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Dopo l’intesa raggiunta lo scorso aprile, il confronto tra Regione e sindacati Confederali (Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl) è andato avanti, con un ulteriore incontro ieri, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute e del Direttore generale.

I bandi riguarderanno, come prevedono le indicazioni nazionali, il personale sanitario e sociosanitario che sia stato assunto a tempo determinato con almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un Ente del Servizio sanitario nazionale, e che abbia prestato tale servizio per almeno sei mesi nel periodo della pandemia, quindi tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Non necessariamente, dunque, il servizio deve essere stato prestato in Emilia-Romagna, motivo per cui il numero esatto di persone coinvolte potrà essere stabilito solo ad apertura dei bandi; potenzialmente, si tratta comunque di migliaia di professionisti.

“Siamo impegnati da anni, e ancor più da inizio pandemia, a stabilizzare, assumere e assicurare il turnover del personale sanitario- sottolinea l’assessore Raffaele Donini- e per noi parlano i fatti e i numeri: considerando le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, a partire dall’emergenza Covid la sanità regionale può contare su quasi 6.000 persone in più tra medici, infermieri, oss, amministrativi, dirigenti sanitari e altri operatori. Già adesso abbiamo una percentuale del personale a tempo determinato del 5%, tra le più basse in Italia, considerando che il contratto collettivo nazionale prevede come tetto massimo il 20%. Con questo nuovo impegno la abbasseremo ulteriormente, permettendo a chi ha lavorato nel servizio sanitario nazionale, a maggior ragione durante un periodo così complesso, di avere un futuro stabile e certo, senza disperdere il prezioso patrimonio di esperienza acquisita a servizio dei cittadini e della sanità pubblica”.

In Emilia-Romagna da inizio pandemia a oggi sono stati assunti a tempo indeterminato oltre 17.300 lavoratori, di cui quasi 2.400 medici e poco meno di 7.200 infermieri, con una percentuale di turnover per il personale a tempo indeterminato che ha raggiunto il 148%. Nel 2022 le assunzioni a tempo indeterminato sono già 2.300, con un turnover che raggiunge il 104%.

 

COMUNICATO FP CGIL-CISL FP-UIL FPL: “Grande soddisfazione per la stabilizzazione del personale precario assunto per l’emergenza Covid”.

È notizia di ieri che, a seguito di un confronto sindacale con CGIL-CISL-UIL per dare continuità all’accordo sottoscritto il 22 aprile scorso che impegnava la Regione a dare il via alle stabilizzazione previste dalla legge di bilancio 2022, l’assessore Raffaele Donini e il Direttore generale Luca Baldino hanno garantito l’uscita per la prima settimana di ottobre dei bandi per la stabilizzazione dei precari assunti per l’emergenza COVID.

Saranno stabilizzati con procedure concorsuali i precari del ruolo sanitario e socio-sanitario del comparto e della dirigenza assunti a tempo determinato che hanno maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi e che hanno prestato servizio per almeno sei mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Una grande vittoria che permette di garantire un lavoro a tempo indeterminato alle persone che hanno dato un contributo fondamentale alla gestione dell’emergenza COVID nella nostra regione e che al tempo stesso garantisce il mantenimento delle esperienze maturate per la garanzia del diritto alla salute di chi si rivolge alle strutture sanitarie dell’Emilia Romagna.

Difficile quantificare, ma contiamo che vengano stabilizzate più di mille persone, dando continuità al percorso di confronto tra Regione e organizzazioni sindacali confederali che ha permesso ad oggi la stabilizzazione di quasi 4000 precari.

Restano comunque irrisolti alcuni temi a partire dalle risorse dei fondi contrattuali per garantire continuità stipendiale al personale, nonché rispetto alle carenze di personale legate ai nuovi servizi da garantire in relazione all’emergenza pandemica in corso, al recupero delle liste di attesa ed alle progettualità del PNRR e dunque ad un chiaro piano di riordino e di rilancio della nostra sanità sul territorio.

Dopo gli accordi sottoscritti dalla Regione con i medici convenzionati ci aspettiamo pertanto, sin dall’inizio di settembre, che la Regione investa ulteriormente sul proprio personale dipendente.

 

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