Truffe digitali in crescita: “Controllare mittenti, non scaricare foto e allegati”

21 Aprile 2023 12:26

Un tema di strettissima attualità che tocca da vicino, anche nel nostro Paese, tanti cittadini: le truffe digitali, reati di cui nel 2022 sono rimaste vittima in Italia circa otto milioni di persone, per un giro d’affari illecito intorno ai tre miliardi di euro.

Proprio a questo tema Cna Piacenza, Cna Fiorenzuola e Cna Pensionati hanno dedicato un incontro – con circa cento persone presenti – che si è svolto ieri pomeriggio all’Auditorium S. Giovanni di Fiorenzuola d’Arda. Incontro che ha visto la presenza, al tavolo dei relatori, dell’avvocato Manuela Friggeri di Confconsumatori, dell’Ispettore superiore Walter Verardi della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Piacenza, e dal ma-resciallo Raffaello Gnessi, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Fiorenzuola.

Aperto dai saluti del presidente provinciale e della sede di Fiorenzuola di CNA, Giovanni Rivaroli e Cristiana Crenna, del Questore Ivo Morelli, del sindaco e del vicesindaco della città valdardese, Romeo Gandolfi e Paola Pizzelli, e del Comandante della Compagnia Carabinieri di Fiorenzuola, magg. Piero De Nicotera, l’incontro ha preso il via con la relazione dell’avvocato Friggeri.

“La maggior parte di queste truffe, sia telefoniche che tentate attraverso l’invio di mail – ha precisato la rappresentante di Confconsumatori – si caratterizzano per un elemento di urgenza, arrivando spesso a generare paura e apprensione nei destinatari. Occorre molta attenzione, è importante controllare i mittenti, non scaricare allegati, non aprire foto e non cliccare sui link inseriti nei messaggi. Si tratta spesso di comunicazioni non pertinenti alla nostra sfera personale, ma congegnati in modo da generare dubbi a chi li riceve. Ricordatevi, in ogni caso, che per gli acquisti a distanza, fatti telefonicamente o via mail, vige il “Diritto di recesso” e che nessun operatore telefonico può chiedervi dati personali o sensibili”.

L’ispettore Verardi, dopo aver presentato l’attività e l’impegno della Polizia Postale nel contrastare e combattere anche le frodi informatiche, si è soffermato in particolare sulla vulnerabilità delle informazioni contenute sui social.

“Informazioni – ha detto Verardi – che possono essere facilmente sottratte in modo fraudolento e utilizzate per ricostruire dei profili social speculari al nostro, con cui i truffatori possono a loro volta mettere in atto truffe a danno dei nostri contatti. Le truffe digitali, purtroppo, sono in aumento anche a danno di aziende soprattutto medio-piccole, ed è proprio a questo mondo che la Polizia Postale ha riservato particolari protocolli d’intesa e collaborazioni a tutela dei loro sistemi IT e delle loro reti dati”.

“In ogni caso – ha rimarcato il maresciallo Gnessi – se avete dubbi su messaggi o mail ricevute o se temete di essere rimasti vittima di truffe digitali, rivolgetevi alle Forze dell’Ordine che sono sempre a vostra disposizione, anche solo per un semplice consiglio. Non bisogna dimenticare, infatti, che in alcune truffe digitali, oltre a subire il danno di perdite economiche e di dati personali, è anche possibile incorrere in conseguenze penali con possibili denunce per incauto acquisto o anche per ricettazione”.

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