Tumore al seno, Erika: “La prevenzione mi ha salvato la vita, aderite allo screening”

11 Maggio 2023 22:00

“Io sono la testimonianza vivente di quanto la prevenzione sia fondamentale”. Erika Caffi lo dichiara con certezza: “Facevo la mammografia tutti gli anni: mi sono accorta di un piccolo nodulo – spiega – e una volta andata al Centro Salute Donna sono stata subito presa in carico”. Ne parla Caffi durante l’ultima puntata della trasmissione “Star bene” condotta dalla giornalista Marzia Foletti e in onda su Telelibertà: al centro c’è il tema dello screening per il tumore al seno che a Piacenza ancora registra un tasso di adesione troppo basso, circa il 71 per cento.

A intervenire in trasmissione sono stati il direttore dell’unità operativa di Medicina Interna e Lungodegenza della Casa di Cura Piacenza e Sant’Antonino oltre che presidente nazionale di Cipomo Luigi Cavanna, il direttore della Chirurgia senologica breast unit Dante Palli, la responsabile del Centro Salute Donna Stefania Calza. “Ancora oggi non sappiamo quali siano le cause definitive del tumore della mammella – sottolinea Calza -per questo diventa fondamentale la diagnosi precoce. Lo screening prevede di effettuare una mammografia dai 45 ai 75 anni ogni anno fino ai 50 e ogni due fino si 75”.
“Sicuramente il Covid ha inciso sul rallentamento sugli screening a causa della paura di ammalarsi di Covid andando negli ospedali – sottolinea Cavanna – quel che è certo è che la diagnosi precoce resta strategica per guarire”.
“Di questi ritardi ci rendiamo conto perché vediamo tumori in fase più avanzata rispetto a prima e quindi l’opera del chirurgo è più invasiva – conclude Palli – ricordiamo però che operare tumori piccoli significa maggiore sopravvivenza”.

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