Attivata la fase di attenzione per gli incendi boschivi: le linee guida della prefettura

25 Giugno 2023 02:15

In linea con la direttiva emanata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso 12 maggio, l’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile ha attivato a partire dal 1° luglio scorso, su tutto il territorio regionale, la fase di attenzione per gli incendi boschivi che terminerà il 17 settembre 2023. Tale termine potrà essere rivisto anche in base all’andamento delle condizioni meteo climatiche.

Durante questo periodo, così come previsto dal “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”, le attività di abbruciamento di residui vegetali in prossimità di boschi, di castagneti da frutto, di tartufaie controllate e coltivate, di pioppeti, di impianti di arboricoltura da legno, di terreni saldi e di terreni saldi arbustati o cespugliati, o a distanza minore di 100 metri dai loro margini esterni, sono consentite in assenza di vento e solo in mattinata fino a che perdurano condizioni ottimali di umidità. I fuochi dovranno comunque essere spenti entro le 11.00.

I numeri da chiamare (la telefonata è gratuita) in caso di avvistamento di un incendio boschivo sono:

– 115 da chiamare in caso d’incendio (numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco);

– 1515 per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio di incendio boschivo (numero di emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale);

– 800841051 numero verde regionale da utilizzare anche per il preavviso di accensione di fuochi o abbruciamenti controllati di materiale vegetale derivante da lavori agricoli e forestali.

Il prossimo 29 giugno si terrà una riunione in prefettura per condividere e analizzare con i componenti del sistema regionale, provinciale e comunale di protezione civile, le Linee guida per un più efficace contrasto agli incendi boschivi nell’attuale stagione estiva, in zona di interfaccia urbano-rurale e ai rischi conseguenti. I Comuni e le loro Unioni sono chiamati ad attivare sul territorio di competenza le opportune azioni in materia di prevenzione ed informazione sui fattori di rischio per incendi boschivi, anche mediante interventi mirati alla salvaguardia del patrimonio boschivo ed alla manutenzione delle aree limitrofe, con particolare attenzione alla prossimità di aree abitate o con insediamenti urbani, attraverso idonee manutenzioni e pulizie delle pertinenze stradali, quali sfalcio di cigli erbosi e/o pulizia di scarpate da vegetazione secca.

Le amministrazioni comunali devono altresì predisporre o aggiornare i piani comunali o intercomunali di protezione civile, ricorrendo anche a quelli di carattere speditivo, con specifico riferimento al rischio di incendi di interfaccia urbano rurale e avendo un particolare riguardo per gli insediamenti, le infrastrutture e gli insediamenti turistici, anche temporanei, limitrofi ad aree boscate ovvero suscettibili di innesco, nonché a definire le procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile, sia nelle attività di mappatura che in quelle di informazione alla popolazione.

Le società concessionarie dei tratti autostradali, stradali e ferroviari dovranno garantire una tempestiva informazione su problemi di viabilità e mobilità connessi ad eventuali incendi boschivi interessanti aree limitrofe alle reti di rispettiva competenza che possano comportare ripercussioni sul traffico veicolare o ferroviario e criticità per l’incolumità degli utenti, provvedendo allo sfalcio delle aree di competenza.

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