Sindacati su nuovo ospedale: “Otto anni di dibattito politico, basta ritardi”

20 Luglio 2023 12:10

I segretari generali di Cgil Piacenza, Ivo Bussacchini, Cisl Parma e Piacenza, Michele Vaghini, Francesco Bighi di Uil Emilia erano presenti nella giornata del 19 luglio ai lavori del consiglio comunale di Piacenza dove si presentava l’ ipotesi progettuale di fattibilità nell’area 5 del nuovo ospedale di Piacenza. Capire meglio benefici e criticità e avere una miglior comprensione delle differenze tra le 2 aree indicate (5 e 6) nonché la comparazione dei progetti e le ricadute sulle zone della città interessate era l’obiettivo della presenza dei sindacati confederali.

“Purtroppo il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di capire esattamente quale fosse l’area migliore per far sorgere il nuovo ospedale. Sono passati 8 anni da quando l’allora assessore regionale alla sanità Sergio Venturi annunciò l’idea di finanziare un nuovo ospedale nella nostra città – ricordano Cgil, Cisl, Uil -. Un ospedale che, ricordando anche la storia recente del nostro territorio, devastato in modo importante dalla pandemia Covid, riteniamo necessario. A distanza di 8 anni da quell’ annuncio siamo ancora fermi al dibattito politico sull’area (discussione in cui noi non vogliamo entrare) e purtroppo non abbiamo ancora tempi certi riguardo all’inizio dei lavori. Noi abbiamo sempre pensato che al territorio della provincia di Piacenza (anche considerando che oltre il 20% di cittadini sono over 65) serva una struttura principale che non sia obsoleta ma che sia facilmente accessibile, flessibile e ricettiva. Una struttura che debba avere al proprio interno non solo adeguate strumentazioni, tecnologie e spazi ma prioritariamente professionalità importanti, per evitare l’emorragia di personale sanitario che in alcuni casi ha scelto di andare a lavorare altrove. Riteniamo quindi che serva una struttura ospedaliera di alto livello che abbia come caratteristiche il facile accesso non solo per i cittadini di Piacenza ma anche per gli abitanti della nostra provincia, fermo restando la valorizzazione degli altri tre ospedali del territorio (Castel SanGiovanni, Fiorenzuola, Bobbio). Perché, proprio pensando a quello che abbiamo vissuto in epoca Covid, è importante che le strutture territoriali prevedano spazi flessibili con un aumento dei posti letto in caso di particolari emergenze o necessità. Tutto ciò ovviamente non basta, perché riteniamo prioritaria la capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini nei tempi più rapidi possibili e la tutela del personale sanitario che lavora all’interno della struttura ospedaliera. Personale che, lo ribadiamo, dovrebbe essere alleggerito dai carichi di lavoro che negli ultimi anni hanno portato a situazioni estremamente gravose per chi si occupa quotidianamente della salute dei pazienti. Consideriamo fondamentale la tutela della salute così come sancito dall’art 32 della Costituzione e pertanto chiediamo alla politica locale, l’assunzione di responsabilità nella scelta strategica che si andrà a definire, per evitare ulteriori ritardi che rischierebbero di vedere vanificate le aspettative della comunità piacentina”.

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