Il viaggio dei sogni finisce in tragedia. Elena uccisa da un furgone in Albania

22 Settembre 2023 06:52

“Facciamo un viaggio per il tuo compleanno, insieme, tre settimane lontano da tutto”, le aveva detto il marito Gennaro Mancuso. Così Elena Radaelli era partita con lui sulle loro moto, quelle che li avevano fatti innamorare fino a portarli anche all’altare, esattamente il 17 settembre 2020, in perfetto stile biker. E con loro, nell’avventura verso Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, con il sogno di spingersi fino in Grecia e in Puglia, anche il cagnolino Twin. Il viaggio veniva raccontato chilometro dopo chilometro su una pagina Facebook, “Scoppiati in moto”, dove ora invece ci sono solo lacrime e necrologi.

Elena infatti non c’è più. Un furgoncino l’ha travolta a mezzogiorno del 19 settembre, lunedì, all’uscita dal bar del campeggio dove lei e il marito si erano fermati, al confine con l’Albania, nel villaggio di Lin, a Pogradec. Elena aveva solo 31 anni, compiuti il giorno prima di morire. Sabato la salma sarà rimpatriata in Italia, in attesa della data dei funerali, che saranno celebrati a Fiorenzuola.

La giovane operaia aveva vissuto tanti anni a Piacenza, ma con il marito era andata a vivere a Trezzo sull’Adda, nel Milanese, dove lavorava insieme a lui alla STMicroelectronics.

La 31enne, gravemente ferita, era stata caricata sull’eliambulanza diretta al Trauma Hospital di Tirana, ma poco dopo è morta. La Polizia di Korça ha arrestato il conducente del furgone Benz: un 33enne, di Lushjna.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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