Cresce ancora il turismo nel Piacentino: gli arrivi superano i livelli pre-covid

26 Settembre 2023 12:56

Ancora bene – come emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza – ha fatto il turismo piacentino nel corso dei primi sei mesi del 2023, continuando lungo il suo sentiero ascendente e riuscendo finalmente in questa occasione ad oltrepassare il livello pre-covid anche con riguardo agli arrivi complessivi (le presenze turistiche del 2019 – lo ricordiamo – erano invece già state superate con i dati del primo semestre dello scorso anno).

Queste dinamiche mettono in evidenza come la ripresa post-pandemia del settore a livello locale sia stata particolarmente vigorosa, cosa del resto confermata anche dal confronto con le altre province emiliano-romagnole: Piacenza è infatti l’unico ambito territoriale della regione che presenta variazioni tendenziali delle presenze sul 2019 positive per tutti i mesi compresi tra gennaio e giugno 2023, a differenza di molti altri contesti provinciali, come ad esempio quelli di Parma e Reggio-Emilia, o del contesto regionale più in generale, che hanno ancora un sensibile gap da recuperare, specie nei mesi di maggio e giugno.

Passando ai dati, nel corso del primo semestre del 2023 si è assistito nel piacentino ad un incremento dei flussi di turisti dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2022, sufficiente a recuperare del tutto i livelli antecedenti la pandemia (+2,5% sul primo semestre 2019). Crescono anche i pernottamenti, del 5,5% a confronto con il primo semestre 2022, una variazione inferiore a quelle (a due cifre) dei due anni precedenti, ma che è comunque positiva e permette di siglare un +17% rispetto ai valori del 2019.

In termini assoluti, confrontando i primi sei mesi del 2023 con quelli del 2022, nel complesso degli esercizi ricettivi gli arrivi di turisti si attestano a 128.612 (+13mila circa), mentre le presenze raggiungono le 282.984 unità (15mila in più).

In particolare, negli esercizi alberghieri sono stati rilevati 96.347 arrivi e 175.712 presenze, i primi in crescita sul 1°semestre 2022 dell’8,5%, le seconde del 3,7%. Negli esercizi “extra-alberghieri” si sono registrati invece 32.265 arrivi, in aumento rispetto all’anno precedente del 19,6%, e 107.272 presenze, con una variazione positiva dell’8,7%. Dal punto di vista della provenienza sono poi cresciuti, da un lato, i turisti italiani, che evidenziano un aumento del 5,1% a livello di arrivi (91.640) e del 2,4% in termini di pernottamenti (209.907); dall’altro, i turisti stranieri, più dinamici degli italiani con un +29% per gli arrivi (36.972) e un +15,4% per le presenze (73.077).

Rispetto al primo semestre 2019, comparto alberghiero e componente italiana – nonostante i forti incrementi sperimentati nei periodi precedenti – sono gli unici settori che mostrano ancora un lieve ritardo, ma solo nel caso degli arrivi. Evidenzia invece un’ottima prestazione, oltre a quella già conosciuta del turismo extra-alberghiero, anche il turismo di origine straniera, che supera adesso i livelli pre-covid del 12,4% a livello di arrivi e del 16,5% a livello di pernottamenti.

Nel primo semestre 2023 l’incidenza delle presenze straniere è stata del 26% (come nel 2019), mentre quella delle presenze negli esercizi extra-alberghieri ha raggiunto il 38% (era il 30% nel 2019).

I grafici sull’andamento mensile delle presenze nella prima metà del 2023 mostrano, rispetto all’analogo semestre del 2022 e con l’unica eccezione di maggio che subisce una flessione (-7,5%), un trend espansivo nei mesi in osservazione, e che è risultato – come si evince dal grafico – particolarmente elevato a gennaio (+26%). Sono invece tutte in campo positivo (comprese tra l’11 e il 22 per cento) le variazioni delle presenze mensili a confronto con il periodo pre-pandemico, soprattutto se consideriamo i mesi di marzo, aprile e giugno.

Più nel dettaglio, la domanda turistica rivolta al settore alberghiero ha conosciuto un buon avvio d’anno, con un +36% delle presenze a gennaio 2023 su gennaio 2022, e con variazioni sempre positive a febbraio (+8%) e marzo (+9%), per poi registrare però un deciso rallentamento nei mesi successivi, quelli più consistenti dal punto di vista numerico. Rispetto ai livelli del 2019, le presenze alberghiere risultano ancora “sotto soglia” (-5%) solo a gennaio, ma restano comunque debolmente positive anche a febbraio e maggio. Molto più avanti sul sentiero di crescita è invece il settore extra-alberghiero, che consolida con i dati del primo semestre 2023 le sue dinamiche di sviluppo rispetto al post pandemia, mostrando in tutti i mesi del semestre tassi di crescita particolarmente elevati.

Osservando d’altra parte la componente nazionale e quella estera del turismo piacentino, si può notare come le variazioni mensili 2023/22 delle presenze siano state generalmente positive in entrambi i settori (unico dato negativo quello degli italiani nel mese di maggio), e particolarmente con riferimento a quelle straniere. In tutti i mesi del semestre, inoltre, sia italiani che stranieri risultano ormai costantemente sopra ai livelli pre-covid.

A livello territoriale, analizzando la distribuzione degli arrivi e delle presenze registrati nel primo semestre 2023 nei diversi ambiti che la statistica regionale utilizza per suddividere la nostra provincia, i movimenti turistici si sono concentrati per il 55% nel capoluogo Piacenza, per il 15% circa nei comuni collinari e appenninici, per l’8% a Fiorenzuola e per una quota attorno al 22% nei restanti comuni piacentini.

Nei primi sei mesi di quest’anno una buona prestazione hanno registrato dal punto di vista delle presenze Collina/Appennino (+9% sul primo semestre 2022) ed Altri comuni (+22%), mentre le città hanno conosciuto al riguardo ritmi di crescita modesti (+1% Piacenza) o negativi (-3% Fiorenzuola). Nel caso del capoluogo in particolare, al buon risultato messo a segno a gennaio (+25%) si contrappongono quelli negativi di aprile (-3,5%) e maggio (-1,5%). Al di là della congiuntura del 2023, anche qui tutti gli ambiti risultano comunque aver superato abbondantemente i livelli pre-covid.

Passando in conclusione alle dinamiche di lungo periodo – cioè rispetto al primo semestre 2011 (quando gli arrivi superavano le 131 mila unità e le presenze le 263 mila) si può osservare come – grazie all’ulteriore crescita dei flussi conosciuta in questi primi sei mesi dell’anno – in termini di presenze il turismo piacentino abbia consolidato il risultato del primo semestre 2022, quando si sono superati i livelli massimi di undici anni prima. Manca invece ancora poco (circa 2mila turisti) per completare il recupero di lungo periodo anche dal punto di vista degli arrivi, che pure sono fortemente aumentati negli ultimi tre anni, ma che restano per il momento stabilizzati sui valori pre-pandemici.

Turismo nel Piacentino

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