Handbike annullata, il centrodestra: “Responsabilità di Dadati, ecco le carte”

27 Settembre 2023 18:20

“Il Comune di Piacenza avrebbe dovuto occuparsi direttamente del reperimento dei volontari per garantire lo svolgimento della tappa piacentina del Giro d’Italia di handbike, ecco le carte che lo dimostrano”. Dopo la richiesta di dimissioni dell’assessore allo sport Mario Dadati e l’annuncio di presentare un esposto alla Corte dei conti per danno erariale, il centrodestra torna all’attacco sull’annullamento della manifestazione sportiva con atleti disabili da tutta Italia che avrebbe dovuto tenersi la scorsa domenica, ma poi annullata la mattina stessa per la carenza di operatori da collocare lungo il tracciato urbano per motivi di sicurezza. È in particolare il consigliere comunale Jonathan Papamarenghi, insieme ai colleghi di minoranza della civica Barbieri-Liberi, Lega e Fratelli d’Italia, a citare “una nota operativa che fa seguito al verbale della conferenza dei servizi dello scorso giugno per lo svolgimento dell’evento in cui l’ente pubblico e la Seo, associazione sportiva organizzatrice del Giro d’Italia di Handbike, mettono nero su bianco che la ricerca dei volontari era a carico del Comune, che avrebbe provveduto a contattare le varie associazioni presenti sul territorio, coinvolgendo anche la Federciclismo provinciale”. Secondo il centrodestra, perciò, emerge “la responsabilità diretta dell’assessore Dadati”.

Non solo: “Carte alla mano, siamo certi che la responsabilità sia purtroppo in capo al Comune, e lo dichiariamo per smentire categoricamente quanto vorrebbero far intendere le dichiarazioni della maggioranza consiliare. L’ente pubblico dovrà ristorare i danni subiti dagli atleti e da tutti i partecipanti a causa delle inadempienze dell’amministrazione”. Ieri, tra l’altro, il centrodestra – che ha presentato un’ulteriore interrogazione consiliare alla giunta Tarasconi – si è detto pronto a “supportare le persone che vorranno richiedere un risarcimento a Palazzo Mercanti per le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute inutilmente per raggiungere -anche dopo oltre mille kilometri- il Giro d’Italia di Handbike a Piacenza. Non sono – concludono dall’opposizione – le scuse dell’assessore a fare intendere sue responsabilità, ma gli atti che abbiamo verificato”.

Dichiarazioni di senso opposto erano invece giunte dai consiglieri della civica di centrosinistra Per Piacenza, lista che esprime proprio Dadati. Per Claudia Gnocchi, Angela Fugazza, Luca Dallanegra, Sibilla Brusamonti e Giuseppe Gregori, “la manifestazione è saltata, e per tutti noi è stato un duro colpo, così come lo è per l’assessore Dadati che si è immediatamente scusato con gli atleti e la cittadinanza dopo averle provate tutte la mattina stessa per riuscire a mettere la direzione di gara nelle condizioni di dare il via alla competizione”. I consiglieri continuano: “Spiace però aver notato che queste scuse siano state utilizzate come una sorta di ammissione di responsabilità tecniche. Ci è parso sciacallaggio allo stato puro. Chi si è prestato a questa operazione ignora volutamente che l’organizzazione di un evento sportivo, patrocinato sì dal Comune ma affidato a una realtà privata che si occupa di questo, è responsabilità di chi per l’appunto deve organizzare. L’ammissione di colpa dell’assessore e del sindaco riguarda dunque questioni non tecniche ma semmai di controllo. Un controllo che, tuttavia, non era dovuto. Si poteva fare di più? Certo, si poteva monitorare – prosegue la civica di centrosinistra – ci si poteva accertare che fosse tutto a posto. Era l’assessore Dadati a doverlo fare? No. Inutile girare attorno a questo concetto semplice. Anche gli organizzatori dell’evento avrebbero potuto controllare, monitorare, accertarsi che chi aveva preso l’impegno di mettere a disposizione i volontari addetti al controllo delle transenne ai varchi, l’avesse effettivamente fatto. Così non è stato. E chi lo doveva fare, chi aveva detto che avrebbe messo a disposizione i volontari, ovvero la presidente del comitato provinciale di Federciclismo, si è profusa in scuse, sia il giorno stesso, sia il giorno successivo” concludono i consiglieri di maggioranza.

“IN QUESTI CASI MEGLIO IL SILENZIO” – Anche il gruppo di minoranza di Alternativa per Piacenza, rappresentato in consiglio comunale da Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, torna a intervenire sull’annullamento della tappa piacentina del Giro d’Italia di handbike per atleti disabili. “L’amministrazione in questo caso ha toppato, senza fornire nel dettaglio i motivi dell’annullamento. L’assessore non è nuovo a inciampi, sempre perdonati, ad esempio l’entrata in vespa al parco della Galleana, la vicenda del pentolone alla scuola primaria, la partecipazione al corteo degli ultras dopo la litigata al banchetto. Un intervento, quello della civica Per Piacenza – prosegue ApP – che è quantomeno inopportuno. Sarebbe meglio dedicare il proprio tempo ad approfondire cosa non ha funzionato, studiare la questione in modo che certe figuracce non si ripetano più. E quando è il caso, e questo senza dubbio lo è, tacere”.

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