Qualità dell’aria, lo scorso anno metà degli sforamenti per Pm10 del 2022

01 Gennaio 2024 16:56

E’ stata una buona annata per l’aria piacentina, almeno secondo le registrazioni delle centraline Arpae di città e provincia. Il 2023 ha chiuso con un nuovo sforamento del limite massimo di polveri fini. Di poco, 51 microgrammi al metro cubo, ma pur sempre oltre la soglia massima fissata a 50. La massima registrazione della giornata di ieri è stata al parco Montecucco, che in 12 mesi ha collezionato 17 sforamenti, mentre la centralina di via Giordani a Piacenza ha raggiunto quota 26 nell’arco dell’anno; 20 a Besenzone e 7 a Lugagnano. Ricordiamo che il numero limite previsto dalla legge è fissato a 35 giorni.

Numero massimo di sforamenti di polveri fini nel 2023 decisamente contenuto se confrontato con quello del 2022 in cui l’ammontare complessivo di giornate oltre i limiti furono 45 al parco Montecucco, 47 in via Giordani, 42 a Besenzone, 15 a Lugagnano. Quindi, nell’anno appena concluso le giornate oltre i limiti di Pm10 sono state la metà del precedente. L’ultimo anno in cui tutte le stazioni hanno fatto registrare un numero complessivo di sforamenti inferiore al massimo previsto – e fissato a 35 – è stato il 2018.

Non è andata altrettanto bene per l’ozono, che invece ha fatto registrare un incremento delle giornate oltre i limiti: il non invidiabile primato di 90 sforamenti in 12 mesi di parco Montecucco è seguito da Lugagnano con 66 e Besenzone con 49.

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