Anche il trapper Rico canterà per i 4 amici alle Rotative. Da oggi in libreria “Tutti vivi”

09 Gennaio 2024 05:00

Rico tra Domenico, William e altri musicisti

Una delle prime canzoni degli amici ventenni morti nel Trebbia – quella maledetta nebbia dell’11 gennaio 2022, a Calendasco – si intitola “Vivi”. Lo scrittore Valerio Millefoglie, dopo due anni di registrazioni e ascolto a Piacenza e nei luoghi simbolo della tragedia (una tragedia che per eco si allarga e arriva fino a Roma), ci ha aggiunto d’istinto, una notte, “Tutti”. Così è nato il titolo “Tutti vivi”, che da oggi è il libro edito da Mondadori che sarà presentato alla prima nazionale giovedì sera allo Spazio Rotative di Libertà in via Benedettine.

All’incontro parteciperà, oltre all’autore, il trapper Rico, all’anagrafe Federico Amendola, 19 anni, operaio di Gossolengo con il sogno della musica, “perché la musica mi ha salvato”, spiega. Sarà lui sul palco di giovedì sera a dedicare agli amici quel freestyle scritto di getto appena ricevuta la telefonata a cui continuava a rispondere “no, vi sbagliate, li ho sentiti pochi giorni fa, non sono morti”.

Il testo è stato cantato anche durante la sepoltura di William Pagani e Domenico Di Canio, al cimitero diCastelsangiovanni. E ora Rico, che aveva conosciuto anche Costantino Merli quando aveva solo 14 anni, lo riporterà con un respiro profondo alle Rotative: “Quel che sono lo devo a loro. A tutti vorrei dire di vivere. Ogni giorno come fosse l’ultimo. Io non rinuncio ai miei sogni. Glielo devo”.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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