Cadde dall’albero che stava potando, per il giudice non fu colpa del datore di lavoro

05 Marzo 2024 04:00

“Il giardiniere avrebbe dovuto attendere l’arrivo del suo datore di lavoro, ha invece incominciato ugualmente l’ascensione, il perito ha inoltre potuto verificare che le attrezzature e la corda utilizzata per l’ascensione erano in buone condizioni”. Così ieri il pm Antonio Colonna che ha chiesto ed ottenuto lunedì l’assoluzione per Pier Giorgio Barbieri, titolare della ditta di giardinaggio “Il Barone Rampante”. Era accusato di lesioni per un infortunio sul lavoro subito da un suo dipendente avvenuto il 4 marzo del 2020 in un giardino di via Garibaldi.

In quell’occasione un suo dipendente, Renato Danilo Leon Leon, 39 anni, ecuadoriano, era precipitato da un cedro che doveva potare da un’altezza di circa 10 metri. Il pm Colonna ha ricordato nella sua requisitoria che il lavoro era svolto in modalità “Tree Climbing”, ossia con un intervento in alta quota. Le avvocate Maria Cristina Bagnalasta e Sara Ferrara hanno spiegato che il dipendente “aveva assunto una condotta negligente, certo in buona fede e per guadagnare tempo, ma il datore di lavoro aveva adottato tutte le misure adeguate”.

Il giudice Federico Baita ha quindi assolto Barbieri perché il fatto non sussiste. Il giardiniere era stato medicato e giudicato guaribile in 40 giorni per fratture multiple.

L’ARTICOLO DI ERMANNO MARIANI 

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