Peste suina, appello dei cacciatori: “Più di mille pronti a eradicare i cinghiali”

09 Marzo 2024 03:18

“Siamo disponibili a collaborare al depopolamento dei cinghiali sul nostro territorio per la lotta alla peste suina e auspichiamo di essere coinvolti nella cabina di regia di questa operazione. Occorrono però garanzie e risposte”.
Questo, in sintesi, è ciò che afferma la sezione piacentina dell’Unione nazionale cacciatori cinghiale (Uncc), che nella serata di giovedì scorso ha promosso un incontro nell’auditorium comunale di Podenzano riunendo capisquadra e cacciatori che si dedicano al prelievo del cinghiale, tecnici e rappresentanti delle Atc per delineare la situazione e le modalità con cui poter dare un contributo concreto all’operazione di depopolamento.
“La caccia al cinghiale è vietata e rimarrà vietata per diverso tempo – ha detto Enrico Merli, del servizio caccia e pesca della Provincia di Piacenza e del Got (gruppo operativo territoriale) – ma contemporaneamente il commissario straordinario alla peste suina africana chiede che il cinghiale venga quasi eradicato e vuole portare avanti l’operazione con tutti i mezzi, anche con aziende private“.

“Le squadre intendono rimanere centrali nella gestione del proprio territorio – ha detto uno dei tanti intervenuti, Maurizio Maffi, presidente dell’Atc 8 – e i volontari che potranno essere messi a disposizione sono ben più di mille per svolgere questa attività, ben superiore a qualsiasi numero raggiungibile con società private. Ci potranno essere anche ritorni economici con fondi stanziati dalla Regione in virtù dei capi abbattuti”.

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