Paola De Micheli a Lo Specchio: “Essere mamma il mestiere più importante”

20 Marzo 2024 05:25

“Sono una persona affabile e cerco sempre di evitare l’eccesso di formalità. Questo non è sempre facile nel mio lavoro, ma mi consente di instaurare relazioni autentiche con le persone. Pur con storie personali diverse ci ritroviamo tutti a navigare sulla stessa barca, affrontando le nostre battaglie quotidiane e alimentando le nostre speranze per il futuro”.

Si presenta con queste parole l’onorevole Paola De Micheli, ospite a Telelibertà della direttrice Nicoletta Bracchi, nella nona puntata de “Lo specchio di Piacenza”.
Parole che raccontano l’importanza dei rapporti umani nel cucire il tessuto dell’esistenza e liberano piccoli sogni da cuore e mente. Oltre l’orizzonte della sua carriera politica. Paola De Micheli è anche e soprattutto una madre, la mamma del piccolo Pietro, otto anni. Divide la quotidianità tra Piacenza e Roma, tra il territorio che le ha dato i natali e la capitale che l’ha accolta negli ultimi 16 anni. Dal 2008, quando è stata eletta per la prima volta alla camera dei deputati.

“Sono alla mia quarta legislatura – spiega De Micheli, oggi anche consigliera comunale a Palazzo Mercanti – la politica è molto cambiata da quando ho debuttato a Montecitorio. Il cambiamento, sia in termini quantitativi che qualitativi, è inevitabile e necessario, e non intendo emettere giudizi, se sia migliore o peggiore. I parlamenti riflettono la complessità e la diversità della società che rappresentano. Abbiamo assistito a un abbassamento dell’età media e ad una maggiore presenza femminile, che ha portato una nuova prospettiva e una gamma più ampia di voci nel dibattito politico”.

Tra le esperienze più intense, De Micheli ricorda quella da Commissario per il terremoto: “Un momento straordinario, caratterizzato da un rapporto diretto con la gente dei luoghi colpiti. Il periodo più difficile? Sicuramente il mio mandato come ministra durante la pandemia. Dovevo prendere decisioni per limitare la diffusione del virus, ma allo stesso tempo garantire che le filiere rimanessero attive. Le notti insonni sono state molte, ma due in particolare mi hanno segnato profondamente. La prima è stata il sabato 22 febbraio 2020, quando abbiamo dovuto “chiudere” Codogno. La seconda è stata la notte tra il 29 e il 30 marzo, quando mio suocero è morto di Covid”.

La deputata piacentina fonde la sua carriera professionale con il ruolo di mamma. Il desiderio di maternità si intreccia con i complessi percorsi della procreazione assistita: “Un viaggio emotivo e fisico che – sottolinea – mette alla prova la determinazione e la resilienza di chi li affronta. Le difficoltà possono essere molteplici, ma accanto ad esse emergono anche la tenacia e la speranza di realizzare il sogno di diventare genitori. Pietro è nato con la fecondazione assistita omologa, volevo comunicare ad altre donne che vivono questo tragitto di non avere paura”. Possibile rivedere la puntata con protagonista l’onorevole Paola De Micheli su Teleliberta.tv.

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