Polo Amazon a Castello, lo studio: “Occupazione in crescita nelle zone limitrofe”

06 Aprile 2024 02:21

L’industria logistica conviene ai territori dove si insedia. Emerge dallo studio di Nomisma presentato durante il convegno “Le sfide della logistica” allo Spazio Rotative del Gruppo Libertà. I dati sono stati illustrati da Francesco Capobianco, responsabile dello sviluppo locale di Nomisma, che ha messo a confronto le zone più prossime al polo di Amazon di Castel San Giovanni con quelle più distanti, ponendo il focus sul numero di lavoratori, sulle imprese e sul mercato immobiliare.

“occupazione in crescita”

“Dal 2016 al 2022 c’è stato un grande aumento degli occupati nel territorio più vicino al polo logistico – dice – cresciuto come addetti del 25%, rispetto alle aree più distanti, cresciute solo del 9%. Prendendo inoltre in considerazione i bilanci di oltre 8mila imprese operanti in 68 comuni nelle vicinanze del centro di distribuzione Amazon nel periodo 2014-2022, è emerso che le aziende più vicine al centro Amazon abbiano registrato un incremento del giro d’affari del 76% rispetto all’aumento del 46% delle imprese situate in località appena più distanti”.

All’inizio di quest’anno gli assunti a tempo indeterminato del polo logistico di Amazon erano più di 1.600. “Il 94% dei lavoratori è entrato attraverso il contratto di somministrazione e successivamente stabilizzato – rimarca Capobianco – inoltre gli under 40 sono il 77% e il 97% dei dipendenti ha un contratto full time. Il 46% è straniero”.

“FERMENTO NEL MERCATO IMMOBILIARE”

Per quanto riguarda l’attività immobiliare, anche in questo caso i dati sono più attraenti nell’area prossima al polo logistico, che registra dal 2013 al 2022 una media di 1.069 compravendite all’anno, contro le 782 delle zone più distanti. “Nel bacino gravitazionale del polo c’è una maggiore vivacità delle politiche abitative e delle compravendite sia a livello residenziale sia industriale” commenta Capobianco, che avverte anche come lo studio non entri “nel merito delle condizioni di lavoro”, aggiungendo però che “la logistica va sì governata, ma non demonizzata perché porta ricchezza al territorio”.

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