Dopo due anni di riabilitazione, torna per ringraziare i soccorritori

24 Maggio 2024 13:10

Un incidente in moto e un lunghissimo percorso di riabilitazione durato quasi due anni: Davide, originario di Genova, nei giorni scorsi è tornato nella nostra provincia per ringraziare i professionisti del 118 che l’avevano soccorso a Marsaglia nel giugno 2022.

L’emozionante incontro è avvenuto all’ospedale di Bobbio. Il 27enne ha rintracciato e contattato l’infermiere Cristian Sorrentino e l’autista soccorritore Luca Bulla tramite i social nei mesi scorsi e ha chiesto loro di poterli vedere di persona.

Come ha raccontato ai due sanitari, le conseguenze dell’incidente hanno segnato per quasi due anni la sua vita, tra interventi e riabilitazione.
Solo poche settimane fa ha subito un’ultima operazione per rimuovere alcune placche. Durante l’incidente in moto, avvenuto a Casa Cantoniera di Marsaglia, il giovane aveva infatti riportato diverse fratture esposte e lesioni interne.

La scena dell’incidente del 12 giugno 2022

Davide viaggiava su una moto e, per problemi del mezzo stesso, era finito contro un muro ed era stato sbalzato a margine della carreggiata, sotto il livello della strada.
Nei primi giorni, la prognosi era stata riservata: ricoverato in Terapia intensiva, è stato in coma e si è temuto per la sua vita. Poi le sue condizioni sono progressivamente migliorate e Davide ha potuto intraprendere il suo lungo cammino di riabilitazione.

Concluso il recupero, il giovane ha voluto salutare le persone che sono intervenute sul luogo dell’incidente e sono state il primo tassello del lungo cammino per tornare a una vita normale e all’attività di orafo e orologiaio nel capoluogo ligure.
Accompagnato dalla fidanzata, Davide ha raggiunto Bobbio con la moto: nonostante l’incidente, non ha infatti perso la passione delle due ruote. “Tengo un pezzettino della moto distrutta come monito e come portafortuna”, ha spiegato ai due professionisti 118.
Il suggestivo incontro ha commosso tutti: Davide ha ringraziato Cristian e Luca che, poco meno di due anni fa, lo hanno soccorso su un dirupo a picco sul Trebbia, a quasi 30 metri sotto il livello della strada.

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