Fratelli d’Italia: “Abolizione del reddito di cittadinanza, nucleare e presidenzialismo”

01 Settembre 2022 16:49

“Gli italiani hanno davanti due scelte: il cambiamento e quindi il partito di Giorgia Meloni o quelli che hanno governato negli ultimi dieci anni tra alleanze improbabili e decisioni sbagliate”. Oggi pomeriggio nella sede di via Stradella di Fratelli d’Italia si è tenuta la presentazione dei cinque candidati emiliano-romagnoli alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

A fare gli onori di casa, l’onorevole Tommaso Foti che si candida per quella che potrebbe essere la sua sesta legislatura. Con lui, il coordinatore per l’Emilia-Romagna di Fratelli d’Italia e consigliere regionale Michele Barcaiuolo (candidato al Senato nel collegio plurinominale che comprende Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena), Alessandro Aragona, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Reggio e candidato al plurinominale Emilia 1 al Senato, il deputato uscente Gianluca Vinci, candidato nel collegio plurinominale della Camera e Gaetana Russo, candidata al plurinominale comprendente Piacenza, Parma e Reggio Emilia per un posto alla Camera.

Foti, rappresentante del centrodestra all’uninominale di Piacenza e capolista di Fratelli d’Italia nei collegi plurinominali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Romagna, ha trattato diversi argomenti tra cui il presidenzialismo: “Cercheremo di fare una modifica costituzionale che possa permettere ai cittadini di scegliere o il capo del Governo o il Presidente della Repubblica” le sue parole.

Durante la conferenza, i candidati si sono interessati alle tematiche che stanno monopolizzando questo periodo storico segnato dal conflitto in Ucraina, la crisi energetica e l’inflazione: “Abbiamo la necessità di abolire il reddito di cittadinanza, intervenire per abbattere i rincari delle bollette e rialzare le pensioni minime sociali” sottolinea Foti. Proprio a riguardo della crisi energetica, Foti ha detto la sua sulla possibilità di tornare a investire nel nucleare: “Può essere adottato un nucleare di quarta generazione, ma dobbiamo attendere i risultati definitivi di questa fase di studio e sperimentazione, in modo tale da non disperdere ingenti futuri investimenti”.

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