Sempre più famiglie in difficoltà. Confesercenti: “I sostegni non bastano”

26 Ottobre 2023 01:48

“Italiani sempre più in difficoltà”. Nel 2022 – soprattutto a causa del forte incremento dei prezzi – oltre 165mila famiglie in più sono scivolate sotto la soglia della povertà assoluta, sotto cui ormai si collocano 2,2 milioni di nuclei familiari e 5,6 milioni di persone. E l’ombra della povertà si allunga sempre più insistentemente anche su lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori.

“A pesare, sugli autonomi come sul resto della popolazione, sono gli effetti collaterali della corsa dei prezzi, che riduce il potere d’acquisto delle famiglie – affermano da Confesercenti -. Ma non bisogna illudersi: chi è in una situazione di disagio, non lo è solo per l’aumento dei prezzi. Le variabili che incidono sono molte: la mancanza di occupazione e dunque l’assenza di un reddito stabile (il 43% circa delle persone di riferimento), la presenza di figli minori (il 32% delle famiglie), il non possesso di una abitazione di proprietà ed il conseguente pagamento di un affitto (quasi il 50% delle famiglie, il 75% tra gli stranieri), il titolo di studio (l’incidenza con almeno un diploma di scuola superiore della persona di riferimento è del 4%), la nazionalità (il 30% delle famiglie), la zona di residenza (nel Mezzogiorno l’incidenza è del 10,7% contro l’8,3% nazionale)”.

“Per ridurre la povertà – commenta Nicolò Maserati, presidente di Confesercenti Piacenza – bisogna puntare su uno sviluppo più equo ed equilibrato del paese. La via maestra è la crescita: una ripartenza dell’economia che crei più ricchezza e più lavoro, e quindi anche più risorse da ridistribuire per sostenere chi non ce la fa. Bene, dunque, ha fatto il governo a concentrare gli sforzi sul sostegno ai più deboli, come dimostra l’impatto positivo dei bonus bollette. Una conferma dell’utilità dei sostegni per contrastare, sul breve periodo, i fattori esogeni che sempre più spesso agitano la nostra economia e mettono in difficoltà le famiglie, come appunto il caro-bollette, la corsa dell’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse. Ma se queste misure non saranno accompagnate da un ritorno stabile sul sentiero della crescita della nostra economia, non saranno sostenibili a lungo”.

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