In Italia 600mila ettari di foreste in più rispetto a dieci anni fa

07 Ottobre 2021 06:00

In breve:

  • Negli ultimi dieci anni la superficie boschiva italiana si è ampliata di quasi 600mila ettari
  • L’Italia è il nono Paese al mondo in cui le foreste crescono più velocemente, secondo i dati della Fao
  • Le nuove aree boschive hanno permesso di rimuovere dall’atmosfera circa 290 milioni di tonnellate di CO2 in più

Sul fronte delle aree verdi italiane arriva una nuova conferma: anche l’Inventario di Carabinieri e Crea riporta l’avanzata dei boschi in Italia. Un tema che da una parte lascia aperta la questione della sua gestione da parte dell’uomo e delle autorità (non così scontata come potrebbe apparire) ma dall’altra rincuora con una quantità di CO2 rimossa dall’atmosfera sempre più significativa. Ecco tutte le cifre in questione, arricchite con fonti internazionali per avere un quadro più completo della situazione.

Quasi 600mila ettari di bosco di foreste in più in dieci anni

Secondo i dati del nuovo inventario nazionale forestale e dei serbatoi di carbonio dei Carabinieri in collaborazione con Crea, negli ultimi dieci anni la superficie boschiva in Italia ha registrato un forte incremento. Si parla di cifre pari a 586.925 ettari aggiunti nel corso del decennio, tale da portare le stime ad un valore complessivo di 11.054.458 ettari.

Un dato positivo in termini ambientali, perché più foreste corrispondono anche ad una maggior quantità di anidride carbonica assorbita dall’atmosfera. Sempre secondo le stime dell’Arma dei Carabinieri e Crea la consistenza dei boschi italiani è aumentata del 18,4% negli ultimi dieci anni. Lo stock di carbonio nella biomassa epigea [che sta fuori dal terreno, ndr] e nel legno morto è passato da 490 milioni di tonnellate (dato del 2005) a 569 milioni di tonnellate di carbonio organico. Secondo i calcoli l’aumento della superficie delle foreste avrebbe sottratto circa 290 milioni di tonnellate di CO2 in più.

La Fao conferma il trend positivo dell’Italia

Consultando l’ultimo rapporto della Fao relativo alle aree forestali nel mondo la dinamica positiva dell’andamento della superficie boschiva italiana risulta essere confermata. Stando all’organismo internazionale l’Italia si troverebbe al nono posto a livello mondiale per incremento netto della superficie boschiva, con circa 54.000 ettari in più ogni anno, davanti alla Romania con 41.000 e dietro alla Francia con 83.000 ettari. Interessante come la stima di 54.000 ettari in più ogni anno si avvicini parecchio alla stima di Crea, se moltiplicata per dieci anni (540.000 ettari).

Distante è invece la stima sulla superficie boschiva complessiva che secondo la Fao si fermerebbe a 9.566.000 ettari mentre Crea spinge fino a oltre 11 milioni. Sempre secondo Fao tra il 1990 e il 2000 la crescita annua media della superficie boschiva si sarebbe attestata a 78.000 ettari, tra il 2000 e il 2010 a 66.000 ettari e tra il 2010 e il 2020 a 53.800 ettari.

Alla Toscana il primato, Emilia-Romagna settima

Secondo l’Inventario stilato da Crea la Toscana si colloca al primo posto per superficie boschiva, contando da sola per circa il 10,4% del totale. Seguono a ruota il Piemonte con 9,8% e la Lombardia con 8,7%. L’Emilia-Romagna si piazza invece settima in questa graduatoria con oltre 600mila ettari complessivi. Nel suo Piano forestale regionale, la Regione Emilia-Romagna stimava circa 611.000 ettari di superficie, il che conferma e avvalora questa stima.

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