I libri fanno bene all’ambiente: un’indagine ci svela quanto

14 Luglio 2022 08:00

I libri, e coloro che li leggono con amore ed interesse, fanno bene all’ambiente.

E non solo perché possono essere un ottimo utilizzo di carta riciclata, dando valore a ciò che una volta era un rifiuto. Ma soprattutto perché sono un ottimo modo di diffondere informazioni e consapevolezza su una serie infinita di argomenti.

E allora perché “fanno bene” proprio all’ambiente? Perché rimangono uno dei canali principali grazie ai quali la gente si informa, approfondisce, e comprende le sfide di oggi in tema di tutela ambientale, crisi climatica, e rileva consigli sugli interventi da mettere in atto in merito.

È quanto emerge da un’indagine condotta dalla società di ricerca Ipsos, promossa dal Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi cellulosici (Comieco), per approfondire le scelte letterarie degli italiani in tema di ecologia e sostenibilità.

Qualche dato? Il 40% di lettori di titoli su questo argomento sceglie i libri per capire cosa si può fare in prima persona per la tutela dell’ambiente, mentre il 38% è spinto dal bisogno di soddisfare il desiderio di informarsi in maniera completa e puntuale.

Gli uomini leggono di ambiente più delle donne (37% in confronto a 29%): prevale la fascia di età tra i 31-51 anni rispetto agli over 65 (41% a 25%).

Per 1 italiano su 5 la letteratura è un valido canale per l’educazione delle persone al senso civico, e viene preferita dopo la tv generalista ed i documentari sul tema. Ben 1 intervistato su 3 ha letto almeno un titolo sul tema ambientale negli ultimi 5 anni, il più delle volte romanzi o saggi.

La platea si divide equamente tra autori italiani e stranieri: i primi vengono preferiti da chi vuole informarsi su temi vicini alla propria quotidianità, mentre chi sceglie una letteratura “estera” vuole avere una visione più globale dell’argomento.

«La ricerca con Ipsos evidenzia lo stretto legame tra la letteratura e l’ambiente, tra la formazione di una coscienza ambientale condivisa e il mondo della carta – ha sottolineato per l’Ansa Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco -. Solamente 1 su 3 preferisce leggere su supporto digitale e non è un caso: il libro di carta, infatti, consente molto più di altri strumenti di riflettere e pensare, passaggi fondamentali per consolidare il proprio pensiero ecologico e basare le azioni quotidiane verso la tutela dell’ambiente».

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