Mentre la popolazione aumenta, le foreste continuano a diminuire

10 Agosto 2022 06:00

La popolazione mondiale continua ad aumentare: è un fatto, lo sappiamo, e ciò che preoccupa di più è che l’andamento della crescita è esponenziale.

Poche cifre bastano a rendere un quadro decisamente preoccupante della situazione attuale: nel 1960 la popolazione mondiale si attestava sui 3 miliardi di persone, mentre nel 2019 arriva a poco meno di 8 miliardi.
Questo continuo aumento è un fattore di rischio per l’umanità stessa, oltre che per l’ambiente: più persone corrispondono ad un maggiore utilizzo delle risorse, e ad un’erosione sempre maggiore di quelle disponibili per le generazioni future.
Tra le risorse a disposizione che subiscono il confronto con la popolazione in aumento ci sono le foreste.
Negli stessi 60 anni in cui le persone sul pianeta sono aumentate di 5 miliardi, le foreste sono diminuite del 60%.
Questi sono i dati raccolti ed elaborati dall’Istituto giapponese di ricerca su foreste e prodotti forestali, pubblicati sulla rivista Environmental Research Letters.


La distruzione delle foreste si verifica principalmente nei Paesi più poveri nelle regioni tropicali, «ma – sottolinea Ronald Estoque, dell’Istituto di ricerca su foreste e prodotti forestali e responsabile dello studio – anche il ruolo delle nazioni più sviluppate in questa perdita di foreste deve essere studiato più a fondo. Con il rafforzamento della conservazione nei Paesi più sviluppati, la perdita viene spostata nei Paesi meno sviluppati».
Questo pensiero è supportato da dati reali: la parte del mondo più sviluppata infatti ha visto negli ultimi anni persino un aumento delle superfici boschive, grazie a politiche di tutela e alternative possibili rispetto alla sfruttamento di queste risorse. Per fare un esempio che ci riguarda direttamente, in Italia sono cresciute del 18% in appena 10 anni.
Nonostante questa tendenza, la superficie boschiva a disposizione di ogni abitante è oggi di appena 0,5 ettari, a fronte di una disponibilità di 1,4 ettari per ognuno nel 1960.
In totale, la ricerca ha verificato che, a fronte di una crescita delle foreste di 355 milioni di ettari, si è registrata una distruzione di 437 milioni di ettari. Una perdita complessiva di 81 milioni di ettari, circa 3 volte l’intera superficie dell’Italia.
«La continua perdita e il degrado delle foreste influiscono sull’integrità degli ecosistemi forestali, riducendo la loro capacità di generare e fornire servizi essenziali e sostenere la biodiversità», spiegano gli autori della ricerca, che aggiungono: «Ha anche un impatto sulla vita di almeno 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo, prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo, che dipendono dalle foreste per vari scopi».

 

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