«Galline e matematica “Hens” lancia una sfida agli amanti di enigmistica adatta a tutta la famiglia»

Malgrado il nome possa trarre in inganno, la Little Rocket Games è un’azienda 100% italiana. Basata a Bracciano, in provincia di Roma, è una piccola realtà mossa da una grande passione per il gioco da tavolo e da una ventennale esperienza nel commercio. Si occupa non solo di importare e localizzare titoli stranieri, ma anche di crearne di originali, tra cui l’ottimo “Hens”, unico titolo di un designer italiano tra i finalisti del premio “Gioco dell’Anno” a Lucca Comics & Games 2023. Abbiamo incontrato il proprietario della Little Rocket Games e creatore del gioco, Giampaolo Razzino, per scoprire come nasce un titolo di successo.

“Hens” è un titolo particolare incentrato sulla “creazione” di un’aia. Come definiresti la meccanica di gioco?

«In pratica, bisogna creare la propria aia posizionando le carte a tema gallina in un rettangolo di quattro per tre o tre per quattro, rispettando solo un paio di regole di piazzamento molto semplici. La sua caratteristica è che ci sono 5 modi diversi di fare punti, due dei quali cambiano di partita in partita. In pratica si utilizza la stessa meccanica, ma per ottenere punti in modi diametralmente opposti, rendendolo particolarmente variabile e interessante».

Quando hai creato il gioco, a che pubblico volevi rivolgerti?

«“Hens” è adatto a un pubblico molto vasto. Avendo regole di base molto semplici da imparare, permette di concentrarsi molto sulla partita. Quindi, chi è appassionato di enigmistica, sudoku, scacchi, dama, così come gli amanti di titoli astratti come Cascadia o Azul, importanti titoli nel panorama ludico mondiale del gioco da tavolo, troverà la sfida adatta ai suoi gusti. Durante Lucca Comics & Games 2023, abbiamo poi visto giocatori esperti che hanno dato vita a sfide molto tirate, ma al contempo può essere giocato dalla nonna con la nipote di otto anni con grande divertimento per entrambe».

Com’è nata l’idea della particolare tematica?

«Allora, innanzitutto diciamo che, come sviluppo interno, stiamo creando una linea dedicata alla natura in linea con le nostre passioni. Io e mia moglie abitiamo in campagna e abbiamo il pollaio con l’aia, quindi è facile capire dove troviamo l’ispirazione. Il prossimo gioco, “Coney”, sarà invece a tema sui conigli e nel 2024 arriveranno altri due sempre in questo filone.

È nata prima la tematica o la meccanica di gioco?

« La prima cosa sviluppata in “Hens” è stata la meccanica astratta basata sulla matematica, investendo gran parte del tempo per garantire che l’equazione alla base di tutto funzionasse perfettamente e che tutto risultasse bilanciato. Una volta soddisfatto del “motore di gioco”, ho dovuto trovare il modo di contestualizzarlo e, come accennavo prima, l’ispirazione è arrivata mentre stavo governando le galline. Ho notato che le galline di varie razze tendevano a dividersi per gruppi. Da lì, la meccanica di gioco, che fino a quel momento era solo una serie di numeri su carta, prese vita grazie al legame con le galline. Questa contestualizzazione ha portato anche a alcuni cambiamenti nello sviluppo finale del gioco, come ad esempio l’importanza di includere razze rare per fare più punti. Quindi, in certo senso, posso dire che sono state le galline stesse a finire lo sviluppo del gioco».

Dopo le galline di “Hens”, sono in arrivo i conigli di “Coney”. Hai qualche anticipazione su questo nuovo titolo?

«Abbiamo completato con grande successo una campagna di finanziamento online e verrà lanciato l’anno prossimo a livello mondiale grazie ai nostri partner. È sempre un gioco di piazzamento carte come “Hens”, ma con un livello leggermente superiore di difficoltà. In “Coney”, ci sono 72 carte tutte diverse, ognuna con le sue regole di posizionamento, i suoi punti vittoria, le sue richieste e le sue abilità. La grande sfida è stata riuscire a creare 72 carte bilanciate tra loro. La base matematica prevede miliardi di combinazioni, quindi è impossibile che si verifichino due partite uguali».

di Carlo Chericoni

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