Zona arancione, Bonaccini al Governo: “Ricadute drammatiche, serve chiarezza sui ristori”

09 Gennaio 2021 17:07

L’Emilia-Romagna, compresa Piacenza, torna “arancione”. E il governatore regionale Stefano Bonaccini prospetta una “ricaduta drammatica su imprenditori e operatori impegnati in attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative”. E’ quanto delineato in una lettera inviata al governo nazionale da parte dei presidenti delle Regioni italiane inserite in “zona arancione” fino al 15 gennaio, nell’ambito del contrasto al Coronavirus: si tratta di Emilia-Romagna, Calabria, Lombardia, Sicilia e Veneto.

Nella missiva, dopo aver preso atto delle “evidenze scientifiche” sulla diffusione della pandemia, i governatori rilevano che “il provvedimento impone ulteriori restrizioni alla mobilità dei cittadini e alla normale conduzione delle attività economiche dei tessuti produttivi, già duramente messi alla prova e segnati da un punto di vista finanziario, economico e operativo dalle precedenti limitazioni e dal lungo lockdown primaverile. Alla luce di questa situazione di profondissima crisi, chiediamo che il governo ci fornisca doverose e puntuali rassicurazioni riguardo un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, onde evitare ulteriori penalizzazioni a queste categorie e affinché venga scongiurato il rischio – assai concreto – che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”.

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