Ikea: prosegue la protesta davanti ai cancelli dello stabilimento

13 Novembre 2012 12:16

AGGIORNAMENTO DELLE 12.30

Prosegue la protesta dei Cobas davanti ai cancelli del deposito Ikea di Le Mose dopo che ieri la multinazionale svedese ha confermato che almeno 30 addetti delle cooperative saranno costretti a restare a casa, mentre per gli altri 334 è prevista la cassa integrazione a rotazione. Al presidio di questa mattina hanno partecipato una cinquantina di lavoratori. “Vogliamo certezze” -ha sottolineato Aldo Milani dei Cobas -soprattutto in riferimento all’annuncio che l’azienda ha fatto ieri sul ripristino del flusso merci a Piacenza a partire da lunedì 19 novembre.  Il sindacato non ha intenzione di fare marcia indietro e non si esclude l’avvio di una dura battaglia legale per reintegrare i 12 lavoratori sospesi e chiedere il pagamento degli stipendi a quelli lasciati fuori.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,30
Dopo le buone notizie, la doccia fredda: Ikea da lunedì ripristinerà il normale flusso delle merci a Piacenza, ma la cassa integrazione per gli addetti delle cooperative non è assolutamente scongiurata. Anzi, è molto probabile che almeno 30 lavoratori saranno costretti a restare a casa.
Lo ha precisato la stessa multinazionale svedese, smorzando così gli entusiasmi di chi credeva la vertenza sulla via della risoluzione e senza strascichi occupazionali: “Il ripristino del flusso di merci sul polo logistico Ikea di Piacenza, a pieno regime da lunedì prossimo – spiega Ikea – potrebbe fare sì che la cassa integrazione interessi solo 30 lavoratori delle cooperative contro i 104 previsti inizialmente. Quando il flusso delle merci tornerà a regime si può ipotizzare una drastica riduzione del ricorso alla cassa integrazione, che invece di interessare 104 soci lavoratori potrebbe limitarsi a una sola trentina. Come già comunicato dalle cooperative la cassa integrazione sarebbe a rotazione tra tutti i 334 lavoratori e fino al 31 dicembre. Questi 30 residui sono legati al calo delle vendite nei negozi italiani, dovuto alla contrazione dei consumi, calo che genera sia meno merci in ricezione, sia meno merci in uscita”. Una problematica di cui però in questi giorni non si era mai parlato, in particolare legandola a una possibile procedura di cassa integrazione. Anche per questo i Cobas non hanno abbandonato la lotta: i blocchi sono congelati, ma si sta per accendere una dura battaglia legale per il reintegro dei 12 lavoratori sospesi e per il pagamento degli stipendi a quelli lasciati fuori.

NOTIZIA DELLE 12.15
Vertenza Ikea, finalmente due buone notizie. Da lunedì prossimo i magazzini di Piacenza torneranno alla normale attività, dopo che nei giorni scorsi la dirigenza aveva deciso di dirottare altrove 10mila metri cubi di merci a seguito dei blocchi ai cancelli attuati da Cobas e operai in lotta. Una novità positiva, che ne porta con sé un’altra: le cooperative che forniscono il personale si dicono pronte a sospendere la cassa integrazione straordinaria appena aperta per far fronte al calo del lavoro. “Se tutto tornerà come pochi giorni fa, con i volumi “normali” – ha spiegato Gianpiero Gortanutti, presidente del consorzio Cgs – avremo ovviamente bisogno di tutti i 334 lavoratori, quindi nessuno resterà a casa in cassa integrazione”. Ikea ha deciso di “fidarsi” della tregua annunciata dai Cobas, sperando in una positiva soluzione della vertenza: “Ikea apre una linea di credito per il polo logistico di Piacenza – spiega la multinazionale svedese – decidendo di ripristinare il regolare flusso di merci, che tornerà a pieno regime da lunedì 19. Ciò in seguito alla riunione che si è tenuta ieri mattina presso la Direzione provinciale del lavoro dove il consorzio Cgs e le cooperative San Martino, Cristall ed Euroservizi hanno riconfermato la piena applicazione delle norme relative di legge e del contratto nazionale e hanno demandato alla Dpl le verifiche del caso. In quest’occasione Ikea ha appreso favorevolmente il fatto che la motivazione dei lavoratori delle cooperative che stanno manifestando presso il nostro deposito è circoscritta solo ad un’ipotetica carenza nell’applicazione del contratto nazionale per quanto riguarda le norme relative all’orario di lavoro. Questa vertenza vede il coinvolgimento unicamente di alcuni lavoratori. Ikea saluta positivamente l’intervento e il determinante ruolo che giocherà l’Ispettorato del lavoro nel verificare la reale fondatezza dell’esposto. Confida inoltre sulla efficacia della commissione paritetica già istituita tra le cooperative ed i sindacati confederali affinché venga garantito, anche per il futuro, che i lavoratori non subiscano disparità di trattamenti”. Soddisfazione per il ritorno delle merci è stata espressa dall’amministrazione comune, che auspica una pronta risoluzione definitva della vertenza.

COMUNICATO STAMPA IKEA
COMUNICATO STAMPA SI-COBAS
COMUNICATO STAMPA COMUNE DI PIACENZA

 

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