Libri di poesia tra affreschi e stucchi barocchi. Così rinascerà San Cristoforo

08 Febbraio 2020 04:00

I volumi di poesia contemporanea sotto alla cupola affrescata dal Bibiena. I libri antichi nella cornice del presbiterio barocco, su scaffali e arredi rigorosamente trasparenti. Rinascerà così l’ex chiesa di San Cristoforo all’angolo fra via Genocchi e via Gregorio X, che presto verrà inaugurata come nuova sede del Museo della Poesia di Piacenza. Il taglio del nastro si terrà fra i mesi di aprile e maggio, ma negli ultimi giorni – per predisporre i lavori di adeguamento e arredo degli spazi – questo “scrigno artistico e architettonico” è già stato riaperto: il direttore dell’ente museale Massimo Silvotti sta preparando infatti il progetto di valorizzazione dei locali, affiancato dal responsabile dei beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio Manuel Ferrari e dall’architetto Laura Silvotti. Qualora la Soprintendenza desse il via libera alla proposta di mobilia e mensole del Museo della Poesia, i nuovi lineamenti della chiesa sconsacrata risalente al 1690 potrebbero essere questi: installazioni in stile barocco accanto a tavoli, sedie e librerie in vetro o plexiglas per mimetizzarsi al meglio con l’ambiente tardo-seicentesco. “Per un giorno alla settimana, forse al sabato o alla domenica – specifica il direttore – i volontari della nostra associazione accoglieranno gratuitamente i visitatori con orario continuato. Si cercherà inoltre di coinvolgere le scolaresche e di collaborare con altre realtà artistiche”.

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