“La piccola stella ora ha un cielo”: a Borgotrebbia l’ultimo saluto a Elisa Pomarelli. Lutto cittadino

24 Agosto 2020 16:16

Borgotrebbia, nel silenzio, ha accolto il feretro di Elisa Pomarelli, la 28enne uccisa il 25 agosto 2019 dall’amico, innamorato respinto, Massimo Sebastiani. Poco prima dell’inizio della cerimonia celebrata da don Pietro Cesena, una violinista ha suonato “Piccola stella senza cielo”, brano di Ligabue, il cantante preferito dalla giovane piacentina.

Un passaggio dell’omelia di don Pietro Cesena: “Abbiamo visto le letture di oggi come un momento di luce atteso da tanto tempo. Motivo per cui abbiamo chiesto a tutti di avere rispetto di questo momento di profonda intimità di cui la famiglia ha bisogno. Sono stati mesi dolorosi e anche di grande sconforto. Ci siamo però ritrovati in modo misterioso dentro quell’esperienza che alla fine rimane al fondo di tutte le cose. C’è rabbia e tempo di dolore profondo tenuto dentro. Il dolore va espresso ma quello che deve venire fuori oggi è la parola mistero. La nostra vita è un mistero. A Borgotrebbia siamo esperti di demonio, che agisce su sensi di colpa, capace di portarci a pensare che siamo stati carenti in qualcosa. Siamo di una fragilità estrema. Dentro questa fragilità si è manifestata una tenerezza sconvolgente. Vedete, noi qui abbiamo una croce. L’amore di Dio si è manifestato in Gesù crocifisso, abbandonato. Questa croce illumina questa giornata e la nostra vita. Lui appare nella nostra vita dentro dei disegni che mai avremmo pensato, immaginato e voluto. Questa piccola stella che è Elisa, oggi ha il cielo e la canzone che ha suonato la violinista ora appartiene al suo passato. Perché ora Elisa ha un cielo. L’amore di Dio ha il potere di risorgere dalla morte e questa morte assurda, messa dentro a questa burocrazia inconcepibile, il Signore oggi viene a dire che il cielo è aperto. Di fronte a questo fatto se ci facciamo portare dalla rabbia chiudiamo tutto. Dobbiamo cominciare ad aprire gli occhi per renderci conto che c’è il male ma al tempo stesso un bene enorme che porta avanti questa società ingiusta. Dobbiamo riconoscerlo. In questi mesi di profonda solitudine, quante persone buone sono state vicino a noi? Voi siete chiamati ad essere segno di speranza. Questa morte non è per la disperazione ma per la vita! Così come Gesù che attraverso la morte è resuscitato. Ascoltate il cuore e vedrete che il Signore farà spargere nuova vita. Lo dico ai familiari: questa è una piccola comunità di poveracci, ma fatta da individui che si aiutano l’un con l’altro”.

Toccante anche l’intervento di Debora, sorella minore di Elisa: “Prego Dio per Elisa e per tutte le persone vittime di violenza”.

La cerimonia – In prima fila ha partecipato alla cerimonia il sindaco e presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri. Presenti alle esequie, tra gli altri, il prefetto Daniela Lupo, il questore Filippo Guglielmino e l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza, Jonathan Papamarenghi che lo scorso anno aveva partecipato attivamente alle ricerche della ragazza tra i comuni di Gropparello, Lugagnano e Morfasso. Alla cerimonia hanno partecipato anche Letizia Marcantonio, mamma di Rossana Jane Wade, uccisa nel 1991 a 19 anni dal fidanzato e Maria Teresa D’Abdon, presidente dell’associazione Vittime di Violenza. Il funerale si svolge nel rispetto delle misure anti Covid, alla funzione sono presenti i volontari della Croce Rossa. Non sono mancate anche le attiviste di “Non una di Meno Piacenza”.

Lutto cittadino – Per la giornata di oggi a Piacenza, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta tra le 15.30 e le 17.30, inoltre Patrizia Barbieri ha invitato tutti a un momento di riflessione. Anche Massimo Sebastiani, reo confesso dell’omicidio, ha chiesto dal carcere di poter pregare per Elisa nel momento del funerale.

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà